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Pio V con il breve Cum dilectus filius del 10 marzo 1571, diretto a P. Anselmo da Pietramolara, concesse per quella circostanza ampie facoltà ai cappuccini, e precisamente: « di ascoltare le confessioni di tutti i singoli componenti la flotta, sia in mare sia in altro luogo qualsiasi, di assolverli, nel solo foro interno, e, assegnata una salutare penitenza, da tutti i peccati e le censure ecclesiastiche» 17 • Dopo la battaglia di Lepanto, Marcantonio Colonna scrisse: « li padri cappuccini si sono portati mirabilmente». E Pio V volle ricevere tutti i pochi superstiti, abbracciandoli e ringraziandoli per l'eroica prestazione 18 • 1.3 .2. N u o v e e s i g e n z e e n u o v e d i s p o - sizioni Varie esperienze ed alcune urgenze pastorali maturate nell'ultimo trentennio del secolo XVI, fecero sl che la Con– gregazione dei vescovi e dei regolari con un decreto del 2 agosto 1602, sanzionato dal breve Alias felicis recordationis del 3 febbraio 1603, attenuasse il rigore restrittivo del breve di Gregorio XIV, rilasciando al vicario generale e suo definitorio, da capitolo a capitolo, la facoltà di depu– tare alcuni frati per il ministero delle confessioni. Le costituzioni del 1608, del 1638 e del 1643 man– tengono in materia le solite restrizioni secondo «la con– suetudine dell'Ordine», ma con una clausola importante: « servato però l'ordinamento dei pontefici ». Quelle del 1608 e del 1638 sembrano recepire maggiormente le nuove istanze, espresse dal breve Alias felicis recordationis, con alcune aggiunte significative in proposito. Anzitutto si stabiliva che per le confessioni dei frati in ogni luogo venissero deputati « tre confessori o più>>, se- 17 Cfr. Isidoro Agudo da Villapadierna, in I Frati Cappuccini, I, p. 38, p. 114, n. 54. 18 Cfr. C. Urbanelli, o.e., l/2, 584-99. 16

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