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non se predicava se non le questioni di Scoto e di s. Thomaso, e [i predicatori] nel prmc1p10 sempre recitavano un sogno, dicendo: questa notte mi pareva etc. Predicavano la filosofia, le favole di Hisopo e sempre all'ultimo cantavano alcuni versi del Petrarca o dell'Ariosto. Né mai se nominava l'Evangelio e la scrittura sacra » 51 • Se l'ottica pessimistica di queste e di altre più o meno analoghe annotazioni di cronisti del tardo Cinquecento non deve turbare, non si possono neppure additare come modelli di questa fustigata predicazione i Sermoni (1519) e i Problemi (1522) che il già menzionato Baldassare Olimpo da Sassoferrato compilava ad uso dei predicatori 52 e più tardi accolti anche nelle biblioteche cappuccine. Conosciamo come fossero tenuti in conto, e non solo in quegli stessi ambiti fabrianesi nei quali si venne formando il nucleo principale della riforma cappuccina, gli insegnamenti di questo randagio conventuale. I suoi atteggiamenti istrionici appaiono però assolutamente opposti al rigore di vita e di predicazione cappuccina del Cinquecento. Facendosi strada tra chi disconosceva o chi contestava le evoluzioni e i mutamenti intervenuti, la nuova riforma fran– cescana veniva comunque costruendo dei ponti sulle spaccature culturali dei suoi primordi, ritagliando e ricucendo in un disegno nuovo le vecchie gerarchie della cultura teologico-letteraria ad uso della predicazione senza smentire la propria identità. Gli anni dello svolgimento delle ultime fasi del concilio di Trento hanno segnato senza dubbio il punto più alto e più profondo di questo assestamento, e si deve riconoscere che le vicende tridentine in questo appuntamento hanno giocato un ruolo capace di legittimare una diversa scelta di programmazione culturale. Di qui l'impor– tanza di un momento storico contrassegnato dalla votazione d'insufficienza data ad un'esperienza religiosa, caratterizzata se non proprio dal rifiuto ostile, dal disimpegno con la cultura letteraria. Questo mutamento è documentato anche dalle apparenze trasgressive soprattutto di scrittori cappuccini della seconda metà SI Ivi, III, 44, 159-160, 193. Che non venga mai additato il Tasso, lo si deve ovviamente al fatto che la Gerusalemme liberata veniva finita nel 1575. 52 Si veda in corrispondenza alle note 27-28. 28

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