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attenzione. Non dovrebbe sfuggire, per non fare che un esempio, come nelle redazioni delle Costituzioni successive al 1536 la pregnante espressione di « evangelici predicatori » venga commu– tata in quella di « evangelici operatori » 40 con una inversione storicamente e storiograficamente inquietante, poiché il carisma iniziale della riforma cappuccina era sicuramente più proteso all'esperienza che all'annuncio della vita evangelica, e pertanto i suoi aderenti intendevano essere più operatori che predicatori evangelici: insomma, più testimoni della sperimentazione che dell'annuncio della Parola di Dio. Credo tuttavia che, più in generale, oltre che su questo « evangelismo » la ricerca non abbia apportato ancora sufficiente chiarezza anche su alcune espressioni troppo frequentemente usate e abusate negli studi, quali ad esempio, predicazione evangelica, pietà popolare, religiosità popolare. Ho già osservato come qualsiasi ricerca storica - per quanto rivolta ad un particolare «universo» -, debba tendere alla ricostruzione di una storia à part entière, cioè globale, secondando quindi anche la vasta materia dell'antropologia, della psicologia di massa e della sociologia storica. Pochi forse sapranno che nei raggruppa– menti delle docenze impartite nelle Università italiane, quella degli « Studi francescani » (come ovviamente quella di « Storia della Chiesa ») è inserita anche tra le discipline antropologiche, oltre che tra quelle storiche. In quasi tutti gli studi francescani che possediamo, l'uso delle predette terminologie, oltre che improprio, è spesso fastidioso. Vi confesso comunque che esa– minando l' « esercizio » della predicazione - per approntare un discorso sull'argomento -, nei due volumi delle « fonti cappuc– cine » finora usciti non ho trovato indicazioni sufficienti per caratterizzare nè l'« evangelicità » nè la «popolarità» dell'ori– ginaria predicazione cappuccina, e verificare cosl come venisse praticata la programmata « evangelica predicazione ». Bisognerà forse, per questo, attendere il terzo volume, nel quale sono previsti testi concorrenti alla qualificazione dei contenuti e dei valori annunciati. Appellandoci alle me originarie Costi– tuzioni e all'esperienza personale dell'Ochino, può rimanere dubbio se si possa affermare perentoriamente che tutta l'originaria 40 Costituzioni cappuccine, cit., pp. 417-418, n. 371. 22

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