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il Cantico delle creature, già tradotto e tramandato anche in versione latina, e del quale in nessuna di quelle che abbiamo chiamato « fonti cappuccine » - tanto di natura normativo– statutaria, quanto di genere narrativo o pastorale -, è dato di riscontrare un cenno. Un francescanesimo, dunque, e conseguentemente una predicazione se non proprio assolutamente ignari, concretamente lontani dall'immagine di Francesco fruitore di musica e di canto, emulo lui stesso dei trovadori, e il cui annuncio della Parola di Dio era affatto estraneo ai fabulosi racconti di Orlando e degli altri paladini di Carlomagno 34 • Può sorprendere che perfino i Fioretti, ripetutamente editi a partire dal tardo Quattrocento come « vita e miracoli di san Francesco e soi frati » non abbiano prestato attenzione al Cantico, precludendosi dal costituirsi tramite di questo aspetto poetico di Francesco; aspetto sfuggito anche a letterati come Dante e Jacopone da Todi, né raccolto da alcuno dei tanti predicatori francescani del Tre-Quattrocento che pure furono prodighi di citazioni dantesche; neppure da un uomo erudito come Bernardino da Siena che pure non fu estraneo all'uso in pulpito di quelle « novelle » e « historie » deprecate poi dai cappuccini. Quanto al De conformitate, tanto presente nella legislazione cappuccina a partire dal 1536, occorre osservare come non sia mai stato volgarizzato in lingua italiana, sl da renderlo idoneo alla comprensione e alla fruizione di una famiglia religiosa ampiamente costituita da « non chierici», com'era quella cap– puccina non solo nei suoi inizi ma ancora nei secoli XVII-XVIII 35 • cappuccini potevano pertanto rivendicare « per loro dottrina la sperienza et gli avvertimenti del serafico padre che scritti sono per utilità universale nei libri della nostra santa religione, cioè nelle Conformità, nelle Cronache dell'ordine, nella Leggenda di s. Bonaventura et in quella che fu scritta dai tre sollennissimi compagni del serafico padre san Francesco: frate Leone, fra Angelo et frate Rufino » (Bernardino da Colpetrazzo, Historia ordinis minorum capuccinorum [1525-1593] [Monumenta historica ordinis minorum capuccinorum, IV], Roma 1941, p. 4). Sulla scoperta della Cronaca del Clareno, da parte dei cappuccini, si veda Stanislao da Campagnola, Le origini, pp. 102-103. 34 Si veda in particolare Legenda antiqua s. Francisci, c. 72 e Speculum perfectionis, c. 4. 35 Mi sia consentito trascrivere, a questo proposito, quanto ho avuto 19
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