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nel senso di « andare oltre », che significa pur sempre « trasgre– dire» precedenti norme statutarie o comportamentali. Oltre che essere semplicistica, una simile schematizzazione risulterebbe però antistorica, e non concorrerebbe ad evitare la temuta « morte del passato » 14 • Anzitutto perché la « regres– sione » nel tempo non deve tendere esclusivamente a capire « come » e « perché » abbia avuto origine la riforma cappuccina, ma deve « regredire » ulteriormente fino a scoprire le reali e concrete conoscenze che i nuovi riformati possono avere avuto dell'esemplarità di Francesco e del francescanesimo delle origini. E ciò non tanto ai fini di verificare una vera o presunta «paternità» 15 , ma di pervenire a individuare a quali «modelli» di fedeltà francescana si siano ispirati. Il secondo passo da fare è quello poi d'indagare sull'evoluzione della primitiva esperienza della nuova famiglia minoritica per cogliere le non meno reali e concrete (ancorché storicamente inevitabili) apparenze trasgressive delle originarie norme statutarie ai fini di arrivare a comprendere più esattamente le motivazioni dei superamenti, delle rimozioni, delle aggiunte. Solo così si può accertare come queste abbiano corrisposto a quel costante processo di aggiornamento, definito, oggi, adeguamento tra paese reale e paese legale. Per quanto riguarda la programmazione dell'annuncio della Parola di Dio, gli elementi emergenti da un'analisi dei materiali proposti nel primo volume potrebbero essere così, sia pure superficialmente, compendiati. La nuova famiglia francescana intendeva concorrere ad « evangelizzare la Parola di Dio » in forza di « pochi ma boni predicatori » privilegiando, nella scelta e nella promozione, i costumi rispetto alla ?reparazione culturale 14 Ivi, I, p. XLIX. 15 Parlare di francescanesimo, a partire dal Cinquecento comporta la connotazione di un movimento religioso storico, dotato di una coscienza storica unica ma diviso in molteplici anime di diversa (anche se non di opposta) identità: coscienza storica unica per i modi di « sentire» e di « sentirsi » - in buona fede -, eredi di un grande ideale di cui si rivendica la «paternità» a Francesco cl' Assisi; e molteplicità di anime per i diversi modi di «essere», di organizzarsi, di vivere dentro questo ideale. Per la difesa e l'apologia del modus vivendi cappuccino si veda in particolare I frati cappuccini, I, pp. 1173-1275. 12

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