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6 Salvatore Vacca nel 1907, l'enciclica Pascendi di Pio X, che li accusava di avere una filosofia implicitamente immanentista e anticristiana 10. In seguito alle norme promulgate da Benedetto XV e Pio XI la cultura sto– rica raggiunse la sua maturazione: il 6 febbraio 1930 Pio XI creava la sezione storica della Sacra Congregazione dei Riti e il 6 agosto 1932, presso l'Univer– sità Gregoriana, veniva eretta la Facoltà di Storia Ecclesiastica, che in ordine di tempo è la prima della Chiesa cattolica. Contemporaneamente, alcuni Ordini religiosi aprivano a Roma i loro istituti storici 11 : tutto ciò fece sì che gli studi sul passato degli Ordini religiosi non fossero più relegati alla pura spontaneità. La ricerca storica ecclesiastica, ancorata per quanto riguarda lo studio spe– cifico delle istituzioni religiose ai canoni storiografici eruditi, post-romantici, con prevalenti influssi positivisti e neo-illuministi, attribuiva inizialmente alla storia una funzione rischiaratrice e riformatrice, sempre con un animo rispet– toso delle tradizionali basi ideologiche che hanno sorretto le fondazioni1 2 • Con il recupero della dimensione storica dei· documenti e la ricezione del metodo storico, si intraprese però una nuova fase di ricerca attraverso l'uso dell'esegesi storica. Iniziava un significativo processo di approfondimento e di perfeziona– mento del metodo storico-critico, dove l'esegesi testuale (l'analisi filologica), l'analisi letteraria sincronica e diacronica dei testi e l'interpretazione delle per– sonalità dei fondatori e delle finalità originarie dei loro movimenti costituivano un interesse primario. Il metodo storico-critico, comprendendo una molteplici– tà di metodi, il cui scopo era di preparare la comprensione e l'interpretazione dei testi, era stato ritenuto indispensabile per lo studio scientifico del signifi– cato dei testi antichi, dei quali si studiava il carattere e lo stile degli autori, la situazione, i destinatari, le lingue originali, i vari tipi di linguaggio, le figure retoriche, l'uso degli exempla e delle metafore, ridimensionando l'ambito del– l'allegoria13. Si passava così da una storiografia con finalità apologetiche ad una storio– grafia nuova in cui metodologia e ideologia si intrecciavano vicendevolmen- 10 Ibidem, 43. Il MARIANO DA ALATRI - ISIDORO DA VILLAPADIERNA, Gli studi dalle prime fonti ai nostri giorni, 190-197. 12 STANISLAO DA CAMPAGNOLA, La storiografia monastico-religiosa, oggi: tra ideologia e metodolo– gia, in Laurentianum 18 (1977) 524. 13 S. VACCA, Lo storico tra esigenze scientifiche e insidie apologetiche, in Laurentianum 39 (1998) 488-489.

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