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so Salvatore Vacca zione, e trovare nella fede la forza e la luce per incarnare in nuovo modo i valori antichi. L'equilibrio, difficile a raggiungersi, suppone un continuo dinamismo, e costa spesso sanguinanti rinunzie 173 • Molti soci degli Istituti storici, facendo della penna e dell'attività intellet– tuale il loro precipuo campo di apostolato, collaborando con redattori di riviste, di enciclopedie e di dizionari, e partecipando come relatori a convegni, diven– nero grandi teologi e pionieri del metodo storico-critico, del risveglio della teologia e del dialogo ecumenico. Essi si adoperarono perché la teologia, senza offendere la sua natura razionale, traesse alimento dalla spiritualità, e questa si nutrisse di teologia. La loro opera è realmente meritoria: basta, ad esempio, accennare alle scoperte di molti autori, grandi, mediocri e piccoli, scovati tal– volta in alcuni incunaboli che giacevano polverosi e dimenticati in biblioteche di provincia ed infine al ritrovamento di non pochi documenti di grande valore storico extra Ordinis. Gli studiosi, quali maestri incomparabili, si dovettero, almeno inizialmente, procurare da soli le loro conoscenze a costo di un lavoro improbo e dovettero accedere, con fatica, alle fonti inedite e quasi inaccessibili. La loro produzione letteraria costituisce un monumento di indiscusso valore, indispensabile a chi vorrà iniziare seriamente studi a carattere spirituale o intraprendere una specia– lizzazione. I membri degli istituti storici, dedicandosi totalmente allo studio, conducono una vita da asceti. Ne è testimonianza, ad esempio, il primo statuto del Collegio di Quaracchi, promulgato nel 1881 dal ministro generale Bernar– dino da Portogruaro, con il suo regolamento di vita molto rigido. I frati studi, si, pur vivendo nel Collegio come in un coenaculum scientiae et sanctitat conducono una vita molto eremitica; essi sembrano dei relegati nella solitm ne. Ciò viene perfettamente espresso in una iscrizione incisa su una tomba uno dei primi religiosi, sepolto presso il piccolo cimitero del luogo: Saeculo b mortui 174 • Ad essi potrebbe applicarsi, a giusto titolo, l'esclamazione: gigante erant in diebus illis super terram. 173 G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, 1: L'età della Riforma, Bre 1993, 19. 174 C. ScHMITT, Les conditions de travail dans un centre de recherche en Toscane au XX' siècl, Collège Saint-Bonaventure de Quaracchi, in Franciscan Studies 54 (1994-1997) 5; 11-12.
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