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48 Salvatore Vacca di interculturalità e di multietnicità ed aiuta anche a superare la multiculturalità di fatto. Grazie alla storia, percepiamo l'esatta proporzione delle cose, evitiamo di con– siderare "tradizione" quello che è nato l'altro ieri e che nel corso del tempo è cambiato più di una volta; sdrammatizziamo molte inquietudini suscitate fatal– mente in noi dall'apparizione di idee e di forme nuove. Se la storia non consiste soltanto nella semplice erudizione o in un racconto giornalistico del passato, possiamo, con essa situarci meglio nel presente, prendere coscienza più lucida di quanto accade realmente e del significato delle tensioni che viviamo 169 • "La conoscenza della storia ci apre la strada di un sano relativismo, che non è scetticismo, ma è al contrario un mezzo per essere e considerarsi con maggior verità e, vedendo la relatività di quanto è effettivamente relativo, per conferire la qualità di assoluto solo a ciò che lo è veramente" 170 • Solo rilevando la relatività di ciò che è effettivamente relativo si può meglio percepire ciò che davvero merita la qualifica di assoluto. Quando, al di là del condizionamento storico, si mette in luce ciò che conserva un valore permanen– te, si protegge appunto questo nocciolo permanente che correrebbe altrimenti il rischio di venire rigettato senz'altro con il contingente da parte di coloro che sono abbastanza intelligenti per vedere quanto di contingente vi sia in ogni af– fermazione pronunciata da uomini, i quali non possono mai, checché se ne dica, non essere uomini del loro tempo 171 • Il valore della cultura storica resta pienamente confermato dalle spinte a nuovi e vecchi fondamentalismi, che saltano secoli di storia per allacciarsi a una visione parziale delle origini o che pietrificano un momento della storia rendendolo normativo. La storia e la conoscenza della storia hanno inoltre un grande valore di catarsi della coscienza storica, liberano dal peso del passato: La presa di coscienza storica realizza una vera catarsi, una liberazione del no– stro inconscio sociologico, un po' analoga a quella che cerca di ottenere sul piano psicologico la psicanalisi ... È proprio con la massima serietà che invoco 169 Y. CoNGAR, La Storia della Chiesa, "luogo teologico", in Concilium 617 (1970) 107. " 0 Ibidem. 171 R. AusERT, La storia della Chiesa: una chiave indispensabile per l'interpretazione delle deci– sioni del magistero, in Concilium 617 (1970) 128-129.

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