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36 Salvatore Vacca I gesuiti dell'Istituto storico, per esempio, passano in rassegna gli studi sulla spiritualità del fondatore e sulle linee e gli elementi fondamentali della spiritualità gesuitica emersi dalle fonti e dai documenti ufficiali prodotti dalla Compagnia, come quelli elaborati durante le congregazioni generali 119 • Parlano dell'identità del gesuita, dell'obbedienza, dell'orazione mentale, del discerni– mento spirituale personale e comunitario, della contemplazione nell'azione, dell'apostolato, dell'attualità ignaziana, delle pratiche spirituali e penitenziali, della concezione dell'uomo e della sua partecipazione alla vita spirituale ed apostolica; indicano i nuovi percorsi storiografici verso i quali si indirizza l 'in– teresse e la ricerca su sant'Ignazio. In particolare presentano opere che, dando un nuovo impulso agli studi ignaziani, aprono itinerari epistemologici originali e fecondi 120 • Le riviste e le collane di studi, in quanto strumenti scientifici degli istituti storici, non propongono riflessioni profetiche, né letture filosofiche e teologi– che rispondenti ai bisogni spirituali del momento. Esse, conducendo una lettura la più completa possibile delle fonti storiche e spirituali, hanno il merito di aver fatto scoprire le origini fontali dello spirito dell'Ordine di appartenenza, rendendole a portata di mano. In questo senso gli istituti hanno avuto un grande influsso non solo sulla storiografia contemporanea ma anche sulla storia della spiritualità contemporanea. Questi centri, pur dedicandosi con impegno estremo a leggere le antiche opere dei padri del loro Ordine, svelando il ricco patrimonio storico e dottri– nale, non richiamano direttamente le concezioni integrali di vita cristiana e di dottrina teologica perché il loro Ordine ritrovi il suo deciso orientamento secondo lo spirito e la volontà dei Padri. Essi non sono stati fondati per offrire nuovi approfondimenti teologici ed una comprensione della fede storicamente situata e corrispondente alle esigenze dell'uomo contemporaneo, né per elabo– rare ermeneutiche più rispondenti alle attese degli uomini o indicare orizzonti epistemologici nuovi. Pur tuttavia, evitando volutamente di rispondere in modo più o meno chiaro a domande che nessuno pone e che a nessuno stanno a cuore, non spetta a loro pensare con radicalità il cristianesimo e trovare illuminanti punti di contatto, ad esempio, fra il cristianesimo e la mentalità secolare, il Dio cristiano e quello delle altre religioni naturali. Essi non esprimono neppure una ' 19 M. Ru1z JuRADO, La espiritualidad de la Compaiifa de Jesiis en sus Congregaciones Generales, in Archivum Historicum Societatis Iesu 45 (1976) 233-290. 120 Io., Actualidad ignaciana, in Archivum Historicum Societatis Iesu 55 (1987) 299-306.
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