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18 Salvatore Vacca gesuiti, il Collegio degli scrittori di storia della Compagnia di Gesù, formato dal corpo redazionale dei Monumenta Historica Societatis Jesu (già trasferito a Madrid), da qualche ricercatore isolato e dai redattori della giovane rivista Ar– chivum Historicum Societatis Iesu, la cui idea di fondazione comincia a pren– dere corpo nel 1931 53 . L'Istituto mirava, attraverso i lavori scientifici e soprattutto attraverso l'edi– zione delle fonti originali, a far progredire la storia della Compagnia di Gesù 54 . Dalle diverse nazioni vengono chiamati alcuni gesuiti con il compito di comin– ciare a raccogliere documenti pertinenti le antiche missioni della Compagnia 55 • Gli stessi scrittori dell'Istituto storico si dedicano alla ricerca documentaria, e molti di essi esplorarono e consultarono archivi e biblioteche 56 . Il 20 gennaio 1932 i gesuiti stampano il primo fascicolo della rivista Ar– chivum Historicum Societatis lesu, il cui responsabile è stato p. Pietro Laturia, professore e decano della nuova Facoltà di Storia Ecclesiastica dell'Università Gregoriana ed in seguito anche moderatore dell'Archivio storico della Com– pagnia57. Con la pubblicazione della rivista, l'Ordine colma finalmente una ca– renza scientifica58 . Si tratta di una rivista semestrale, edita a Roma dal Collegio alcuni documenti nuovi o riscoperti altri, come anche manoscritti cui era stata data precedentemente poca importanza, sebbene già pubblicati. Inoltre la tecnica degli editori si perfeziona sia in merito alla riproduzione dei testi manoscritti sia per la loro annotazione. Vengono definiti i criteri metodologici per una buona edizione critica: a) la condizione previa per una buona edizione è la ricerca preparata e sufficiente dei manoscritti; b) l'edizione critica, prima di riportare il testo, richiede di descrivere i codici usati e la loro ubicazione; c) la terza funzione sostanziale consiste nel riprodurre criticamente i testi (dare scrupolosamente l'ultima lettura al testo riprodotto, annotare nell'apparato critico le correzioni e le aggiunte dell'originale o dell'unico apografo che si riproduce ed infine, nel caso che si hanno solo apocrifi divergenti, si studino in primo luogo il valore e la loro interdipendenza, e se poi dovesse darsi il testo che si giudica più vicino all'originale, si annotino nell'apparato critico le.divergenze); d) in quarto luogo si esige da una edizione critica che premetta ai documenti le introduzioni, le note storiche, la bibliografia e la serie degli indici molto necessari per inquadrarli, usarli e capirli. D. FERNÀNDEZ ZAPICO -P. LETURIA, Cincuentenario de Monumenta Historica S.I. 1894-1944, 1-61. 53 M. COLPO, Selectiores nuntii de historiographia S.I., 484. 5 -1 E. LAMALLE, Chronicon. L'activité de l'lnstitutum Historique, 169. 55 M. COLPO, Selectiores nuntii de historiographia S.l., 484. 56 E. J. BuRRUs, Selectiores nuntii de historiographia S.1., 774. 57 E. LAMALLE, Selectiores nuntii de historiographia S.l., in Archivum Historicum Societatis Iesu 4 (1935) 196. 58 P. LETURIA, Praefatio, 1, nota 3.

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