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Il contributo degli Istituti storici degli Ordini religiosi nella storia della spiritualità 17 sono stati pubblicati a Madrid dal 1894 al 19254{;; mentre il Moniteur biblio– graphique è un repertorio bibliografico, edito a Parigi nel 1889, in cui vengo– no raccolte da diversi periodici le note bibliografiche concernenti la vita della Compagnia 4 7 • Il generale Wlodimir Led6chowski (t 1943), consigliato da p. Wernz, verso la fine del 1929 trasferisce da Madrid a Roma il gruppo di redazione dei Mo– numenta, chiamato inizialmente Collegio degli scrittori di storia S./. 48 Qui si arricchisce di altri studiosi di storia provenienti da diverse nazioni, ed il suo primo presidente ed estensore degli statuti 49 è Pietro Tacchi Venturi (1861- 1956)50. Nel dicembre 1935 il Collegio prese il nome Jstitutum Historicum So– cietatis Iesu 51 • La lettera circolare dell' 11 febbraio 1930 del generale p. Led6chowski co– stituisce la base fondamentale del Collegio degli scrittori di storia della Com– pagnia52. ~el 1932 si costituiva in alcuni locali annessi alla curia generalizia dei 46 C. GòMEZ RoDELES, Historia de la publicaci6n "Monumenta Historica Societatis lesu ". Recuer– do del primer centenario del Restablecimiento de la misma Compafiia 1814-1914, Madrid 1913; A. HuoNDER, Die "Monumenta Historica Societatis Jesu" oder die dltesten Geschichtsquellen des Jesui– tenordens, in Stimmer der Zeit 87 (1914) 470-492; Revue d'Histoire Eccésiastique 14 (1913) 658-659; Civiltà Cattolica I (1914) 325-330; D. FERNANDEZ ZAPICO P. LErURIA, Cincuentenario de Monumenta Historica S.I. 1894-1944, in Archivum Historicum Societatis lesu 13 (1942) 1-61. 47 P. LETURIA, Praefatio a Archivum Historicum Societatis Iesu 1 (1932) 1, nota 3. 48 M. COLPO, Selectiores nuntii de historiographia S.I., 484. 49 P. LETURIA, Praefatio, 3. 50 M. SCADUTO, P. Pietro Tacchi Venturi S.I. (1861-1956), 755-776. 51 E. J. BURRUS, Selectiores nuntii de historiographia S.I., in Archivum Historicum Societatis lesu 22 (1953) 774. 52 Il progetto di formare a Madrid un Collegio o Accademia di storici gesuiti che avrebbero dovuto pubblicare criticamente i documenti primitivi della fondazione dell'Ordine era stato avviato nel 1750. L'espulsione della Compagnia dalla Spagna e dal suo dominio ne ritardò la realizzazione. Il discorso co– minciò a riprendere il suo corso nella seconda metà del XIX secolo fino alla fondazione dei Monumenta Historica Societatis lesu. L'opera dei Monumenta nasce più per un impulso tecnico che per una reale preparazione. Ciò si può vedere dai volumi pubblicati sotto la direzione del p. Vélez (1983-1897) i cui difetti sono evidenti: ad esempio, non si descrivono sufficientemente i manoscritti utilizzati, l'apparato critico è lacunoso, mentre la bibliografia e le introduzioni sono insufficienti. I testi editi non sono molto affidabili. Il gruppo dei redattori comincia a saldarsi in modo più organico a partire dal 1893. Nella pubblicazione critica dei documenti i gesuiti, pur avendo avuto la Collection de documents inédits con– cernant la Compagnie de Jésus (si tratta di una edizione apologetica e non critica) pubblicata a Parigi da P. A. Carayon (1863-1886), erano stati preceduti dai francescani osservanti che avevano già pubblicato Analecta Franciscana (1885). I domenicani hanno nel 1896 Monumenta Ordinis Fratrum Praedica– torum historica (1896) e i servi di Maria nel 1897 Monumenta Ordinis Servorum S. Mariae. Una più sicura metodologia viene applicata a partire dal 1897; da questa data infatti inizia una nuova epoca per i Monumenta. Si ha una conoscenza più approfondita degli archivi della Compagnia: vengono scoperti
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