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Le nuove Costituzioni dei Frati Minori Cappuccini 493 dente senso di originalità e di creatività, nella piena fedeltà al primitivo spirito francescano, tradotto nella realtà del XVI secolo 2 • a) Si staccarono dallo schema tradizionale delle Costituzioni generali dell'Ordine, mantenuto fin dal 1260 (Costituzioni di Narbona), e adotta– rono quello dei dodici capitoli della Regola, per mettere in evidenza che lo scopo delle Costituzioni non era altro che «conservarsi nella spirituale os– servanza della evangelica e serafica Regola» della quale dovevano essere come la «siepe» (CC 1536, Prol.). b) Clima densamente evangelico. I quattro padri delle Costituzioni respiravano l'atmosfera creata dall'umanesimo cristiano, invasa da una spiritualità eminentemente evangelica e paolina, che veniva coltivata in modo particolare negli Oratori del Divino Amore e nei Cenacoli Biblici. Uno di questi, diretto dallo spagnolo Juan de Valdés a Napoli, fu frequen– tato da Bernardino Ochino e da insigni personaggi vicini ai cappuccini, come Vittoria Colonna e la fondatrice delle Cappuccine Maria Lorenza Longo. Quando furono redatte le Costituzioni non erano stati ancora messi al bando tali centri come sospetti di evangelismo luterano; l'Ochino predicava liberamente nelle città italiane con grande accettazione3. Il capitolo primo si apre con una vigorosa affermazione della voca– zione evangelica, equivalente alla vocazione francescana: «Acciò i frati abbiano innanzi agli occhi della mente la dottrina e la vita del nostro Salvatore Cristo Gesù, e accioché portino sempre nel cuor loro il Vangelo sacro, si ordina che si leggano in ciaschedun luogo tre volte l'anno i quattro Evangelisti, cioé ogni mese uno» (1,1). I riferimenti al Vangelo sono frequenti. Riguardo alla predicazione si legge: «Subiungemo e imponemo che i frati, nelle loro predicazioni, usino la 2 Edizione in / Frati Cappuccini. Documenti e testimonianze del primo secolo, a cura di C. CARGNONI, I, Perugia 1988, 227-464; a. Le prime Costituzioni dei Frati Mi– nori Cappuccin~ a cura di F. A. CA.TAIANO - C. CARGNONI - G. SANTARELLI, Roma 1982. 3 a. P. SIMONCElLI, Evangelismo italiano del Cinquecento. Questione religiosa e nicodemismo politico, Roma 1979. P. Costanzo Cargnoni, nei volumi dell'opera / Frati Cappucc~ ha messo in rilievo, molto spesso, l'influsso dell'evangelismo am– bientale nella spiritualità della prima generazione cappuccina. Si veda Indice anali– tico: Evangelismo.

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