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514 Lazaro Iriarte sulla semplice obbedienza dei frati, che poi furono eliminate dal testo ( cf. CC 1936, VIII, 101; X, 127,133; CC 1925, 137; X, 217,229). Un primo articolo si occupa del servizio pastorale dei ministri; sono elencati i vari servizi che il «ministro e servo» deve prestare ai frati, non esclusa la correzione fraterna. Nel secondo si espone come deve essere l'obbedienza caritativa dei frati, cioè nella fede e nell'amore verso la volontà di Dio, cercando questa nel dialogo fiducioso con i superiori in modo che l'obbedienza sia «attiva e responsabile»; anche chi agisce per propria ini– ziativa esercita la vera obbedienza, secondo l'insegnamento di san France– sco. 9. L'impegno missionario nell'attuale contesto ecclesiale Nel capitolo XII si riafferma l'impegno missionario come essenziale, si precisa il concetto della vocazione missionaria; entra in questo concetto anche il servizio che alcuni frati sono invitati a svolgere solo temporanea– mente in una missione (176, 5). Tra i compiti dei missionari viene ricordato quello dell'implantazione dell'Ordine, proprio come un aiuto alle Chiese dei paesi evangelizzati, ma con un ampio spirito di adattamento e di incul– turazione (177,1-3). Il concetto attuale della missione rimase chiaro nel Consiglio Plenario di Mattli del 1978; le Costituzioni non lo formulano esplicitamente, ma è presente nella redazione definitiva del 1982. Ormai non si parla di «mis– sioni estere» né di territori affidati a un Istituto o ad una provincia - ius commissionis - secondo il sistema in vigore fin dal XVII secolo nelle mis– sioni dipendenti dalla Congregazione de Propaganda Fide, ma· di gruppi di missionari destinati in aiuto di una Chiesa nascente o che non è arrivata ancora alla maturità delle possibilità pastorali. Ogni gruppo costituisce una custodia, e ci possono essere più custodie in una stessa diocesi. Infatti, la gerarchia ordinaria è ormai stabilita in quasi tutti i territori tradizional– mente missionari. Anche l'Ordine sta raggiungendo una presenza adulta, per così dire, in molti dei paesi evangelizzati dai cappuccini, come dimo– strano le otto province e le quattro viceprovince nell'Asia, le due province e cinque viceprovince nell'Africa e una viceprovincia in Oceania. * * * Da quanto esposto, mi sembra di poter concludere che non è mancata nell'Ordine la coscienza del momento storico, prima e dopo il Concilio

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