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504 Lazaro Iriarte Congregazione dei Vescovi e Religiosi lo rifiutò, dando ordine che fosse preparato un nuovo testo. Infatti, venne elaborata una nuova redazione da sottoporre all'approvazione del nuovo Capitolo generale del 1908. Ma i ca- - pitolari si trovarono con una comunicazione in cui il papa Pio X riservava alla sua decisione la questione delle Costituzioni. Fu imposta la redazione tradizionale del 1643: il Capitolo si doveva limitare a una semplice revi– sione giuridica, lasciando invariato il testo «quoad formam et substan– tiam». Le Costituzioni furono promulgate con breve pontificio dell'8 settem– bre 1909 e poi stampate con due appendici molto significative per capire cosa si intendeva ufficialmente per «restaurazione»: uno sugli e§ercizi di pietà e l'altro sui «privilegi e le esenzioni» in uso nell'Ordine 9 • La nuova revisione delle Costituzioni, promulgata nel 1925, introdusse notevoli modifiche di ordine giuridico in conformità con il Codice di Di– ritto Canonico, e altri ritocchi senza importanza. Ben altra fu la prospettiva che si offrì al Capitolo Speciale del 1968. La parola d'ordine in tutti gli istituti religiosi era, come si è detto, il rinnova– mento. Si trattava, non già di ricomporre il vecchio tessuto di tradizioni e di osservanze, sorte in contesti storici non sempre brillanti, ma di fare un salto di qualità, riandare fino alle origini, applicando questo principio ad ogni aspetto della vita religiosa, cercando di dare attualità agli ideali fran– cescano-cappuccini permanenti, liberandoli dalle aderenze occasionali ormai prive di significato. Le Costituzioni stesse vengono considerate come «mezzo sicuro di rinnovamento» (7,2). Il ritorno alla vita e alla Regola di san Francesco comporta per tutto l'Ordine un impegno di <<rinnovamento continuo» (4,2). «Ogni fratello dato da Dio alla fraternità è di sprone a rinnovarci nello spirito della nostra vocazione» (26, 1). La formazione permanente è «un processo di rinnovamento personale e comunitario e di conveniente aggiornamento» (41,1). «Nei Capitoli deliberiamo sul modo di osservare la povertà sempre più fedelmente, con forme rinnovate» (60, 1). «Impegniamoci continua– mente alla nostra e altrui conversione» (101 ,6). «Spinti dallo spirito di con– versione e di rinnovamento, dedichiamoci di continuo alle opere di peni– tenza» (102,3). «Nel Capitolo si trattino i problemi che riguardano la con– servazione e il rinnovamento della nostra forma di vita» (119,1). «È compito 9 Cf. Constitutiones Ord. Fr. Min. Capuccinorum saeculorum decursu promulga– tae, &litio anastatica, Voi. Il, Romae 1986, 7-183, 463-559.

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