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388 LAZZARO IRIARTE cappuccini coltivarono attentamente il contegno esteriore auste– ro, mortificato, raccolto. E divenne olassica la figura del frate grossolanMI1.ente vesi1lito, rappezzato, 1 s.oalzo, oon la testa rasa e la barba irsuta. La barba, come si sa, non la adottarono i primi cappuccini come un segno di ritorno a san Francesco, ma per motivi occasionali; approvato l'uso della barba dalla bolla di Clemente VII (1528), trovò nelle Costituzioni una giustificazione come «cosa virile et naturale, rigida, dispecta et austera» (n. 29). Una tale figura veniva accolta con simpatia non soltanto dal popolo semplice, ma forse più ancora dalla buona società, quasi come un bel motivo decorativo tra le tappezzerie, gli araz– zi, le sete e le raffinatezze dei palazzi. Ma era anche una predi– ca muta di grande effetto, come scrisse san Francesco di Sales. Fratelli dei poveri Nel Vangelo - ha scritto un biblista - non si parla nemme– no una volta della povertà, ma si parla novantacinque volte dei poveri. La povertà, infatti, non è una scelta filosofica o asceti– ca, ma è una realtà tragica in coloro che ne sono la vittima. San Francesco, nel suo itinerario penitenziale, scoprì prima il povero come fratello, poi il Cristo povero e soffer·ente. Per lui la povertà è un'esistenza povera, quella di ogni uomo che soffre penuria, emarginazione, oppressione; poi l'esistenza del Figlio di Dio, «fatto povero per noi in questo mondo», il quale afferma che lo troveremo sempre ogni qualvolta andremo incon– tro a ogni fratello che ha bisogno di noi. Anche i primi cappuccini scoprirono i poveri prima di for– mulare l'ideale della povertà. È suggestivo il racconto dei croni– sti sulla decisione di Matteo da Bascio nel gennaio del 1525: «Nel ritornare a casa egli era alquanto lontano et ultimo di tutti [i frati che tornavano da una ufficiatura]. Poco longi dal monastero s'incontrò in un poverino che stava a giacere in ter– ra, quasi tutto nudo e morto da freddo [ ...] Et vedendo il languire del povereHo, si mosse a pietà di lui, e di dosso si trasse due buone, larghe et longhe pezze di lana [ ...] et gli diede. Et inviandosi poi verso il monastero, gli sparve d'avanti quel poverino, che mai più lo vidde, et solo rimase nel cuore di esso fra Matteo una gran compassione verso quello et altri
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