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L'AMORE ALLA POVERTA' E AI POVERI 387 palazzi con solenni portoni, spaziose finestre, saloni alti e sfarzo– samente adornati, nelle carrozze -lussuose, nelle ville signorili, nei banchetti dai cibi vari e ricercati. Povertà, quindi, per i cappuccini non fu soltanto la scelta di un modo di vivere poveramente, ma la risposta profetica a tutto quel «mondo». In ogni cosa, stabilivano le Costituzioni di .A:1badna «:rii1srpl,en1da Ja pauidtà, ila pove:rità et a'austeIÙ!tà» (n. 15). E ,le fonti parlano, come di un elemento connaturale alla pover– tà, di santa ruvidezza, viltà, semplicità, strettezza. «L'austerità atterriva, la pove:rità e semplicità inteneriva, e la devozione com– pungeva» i visitatori dei 'luoghi cappuccini 13 • Le dimore, lo abbiamo visto, dovevano essere piccole, più simili ai sepolcri che alle abitazioni comuni. I vestiti, «di panni vili, anzi dei più vili che si ritroveranno in quelli paesi, et delli più abietti, et disprezzati et mo:ritificati di colore, che si troveran– no» (Albac., n. 24); «vi:li, aibietti, austeri, grossi et sprezzati» (Const. 1536, n. 21). L'abito, stretto e semplice; per cingolo «u– na fune rozza, vilissima et grossa, con nodi simplicissimi. ..; acciò dispetti al mondo abbiamo occasione di più mortificarci» (n. 23). I sandali erano una concessione per i frati deboli, ma quanti potevano dovevano andare scalzi (n. 26). Così anche era l'austerità nel dormire, «per essere più vigilanti et a la orazione soliciti et conformi al Padre nostro san Francesco, a:l quale spesso la nuda terra fu ietto, imo et Cristo [ ... ]». Si dormiva sopra le nude tavole o stuoie, o sulla paglia (n. 25). «Pareva che la loro austerità avesse del disperato» 14 • Una vita così aveva, poi, nel concetto di Bernardino d'Asti, il vantag– gio di assicurare una buona selezione vocazionale, giacché soltan– to i candidati molto decisi, robusti di corpo e di spirito, soppor~ tavano quel genere di ascetismo; d'austerità della vita fa buoni noviziati» 15 • «Alla nostra congregazione - diceva Eusebio d'An– cona - non ci vengono se non uomini da bene che hanno desiderio di patire, e questo buon desiderio li santifica [ ... ] » 16 • Sapendo poi che quella società del pre•barooco, avida di forti contrasti e di gesti patetici, amava i va:lori di forma, i 13 PAOLO DA FOLIGNO, Origo et progressus, ibid., VII, 179. 14 MATTIA DA SALÒ, ibid., VI, 273. 15 BERNARDINO DA CoLPETRAZZo, ibid., III, 186. 16 Ibid., IV, 188.
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