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386 LAZZARO IRIARTE «Considerando che la libertà, che si ha per li privilegi et esemptioni del non •esser subditi a H Ordinari, non solo è alla superbia proxima, ma inimica de la umile et minorica subjectio– ne, et molte volte, perturbando la pace, parturi:sce soandalo nella Chiesa di Dio, perhò, per ,conformarci a [' umi.il Criisto, aruci– fixo, e[ quaile verme a serviirci, facto obediente iinsruno aJ.il'a1spra morte de la croce..., per evitare lo scandalo, si rinuncia dal capitolo generale li privilegii dell'essere liberi ed exempti da li Ordinari; et per sommo privilegio accettiamo, col serafico Pa– dre, di essere sudditi a tutti» (n. 8). Poi viene ancora un altra esortazione alla sottomissione al Papa, ai Prelati, ai sacerdoti e «ad ogni creatura la quale ci monstrasse la via di Dio» (n. 9). È facile capire quale reazione avrà provocato negli altri Ordini mendicanti la decisione del capitolo generale dei cappuc– cini. Come si :poteva rinunciare a delle posizioni raggiunte dopo tante lotte, a diritti riguardanti non soltanto la vita interna dei religiosi, ma specialmente la loro attività apostolica nel popolo di Dio? Poi, l'esenzione, storicamente considerata, non era tan– to un privilegio ottenuto dai religiosi quanto un modo da eserci– tare il sommo Pontefice la sua prerogativa di pastore universa– le, come appare nella prima concessione di Gregorio IX ai mino· ri e priedioatori. OueS1te 1 conSIÌ!dera:2!ioni e - penso - soprattut– to la· mancata disponibilità di moliti frati ad accettare di essere alla mercé dei Prelati diocesani furono la causa che nelle Costi– tuzioni del 1552 fosse soppresso tutto il numero riguardante la rinuncia all'esenzione, conservando però la bellissima motivazio– ne precedente. Una nuova constatazione che gli anni eroici era– no ormai rimasti in dietro. Povertà - austerità La giovane riforma, come tutti gli altri movimenti del tem– po, francescani e non francescani - quasi tacitamente messisi d'accordo sulla denominazione di scalzi -, fece dell'austerità la parola d'01°dine. Era come la risposta a uno degli aspetti più salienti dell'antievangelo, il «mondo», nella società europea rina– scimentale. L'uomo .del cinquecento, ia:ristocratiico o borghese, amava ,le comodità, ili ben vestire, •specialmente il bel calzare; la vanità di chi aveva mezzi appariva nell'ostentazione dei grandi

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