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384 LAZZARO IRIARTE I primi cappuccini, nella sincera rev1s10ne iniziale, capiro· no che tali soluzioni non erano altro che sotterfugi per sottrar– si al vero eroismo imposto dalla Regola. Quindi, benché dichiara– rono di accettare le dichiarazioni pontificie, si rifiutarono assolu– tamente di avere procuratori e sindaci, perché questa concessio– ne la ritenevano contraria alla purità della Regola: «Delli procuratori et sindici non ne facciammo menzione [ ... ] Et però ordiniamo, che non s'abbia altro procuratore et altro sindico che Cristo benedetto, et la nostra procuratrice et protettrice sia la Madonna Madre di Dio, et lo nostro sustituto ~ia i1l nostro Padre san Frnnoesco» (Albac. 36) - «Vdlendo dnte– gramente et pienamente satisfare alla pia intentione et mente del noS!tro Padre, ,inspirnto daihlo Spirito Santo, ordiniamo che li frati in nisciuno modo habino sindico o procuratore, o persona alcuna in terra, in qualunche modo fosse chiamata, la quale tenga o vero riceva pecuni1e o denam per essd frani o a loro istanza, requisitione, petitione, o in nome di essi [ .. ] . Ma il nostro procuratore et advocato sia Jesu Cristo, Dio nostro, et la dulcissima Matre sia la nostra substituta ed advocata, et tutti gli angeli et altri sancti siano nostri amici spirituali» (Const. 1536, n. 57). Non si deve fare del denaro «più stima che del fango» (n. 58). Mtme l'a.Uenzione il senso genuinamente evange:lioo che si respira nelle motivazioni di tutti i numeri sulla povertà nelle Costituzioni del 1536, e specialmente lo spirito di volontaria insicurezza fondata sulla fede nella provvidenza di Dio secondo gli insegnamenti di Gesù. Povertà interiore - Minorità San Francesco diede più importanza alla povertà interiore, dello spirito, che non a quella esteriore, delle cose materiali. Per lui «vivere senza proprio» è avere il cuore staccato da ogni cosa, veramente «espropriato» anche dei beni interni e di ogni ambizione, cupidigia, proprio compiacimento, invidia dei beni degli altri; lo spirito povero non cura se stesso, mette tutto il suo a disposizione degli altri, riconoscendo che tutti i beni ven– gono da Dio e devono essere attribuiti a Dio. Questa dottrina ~iene ricordata da!Ue Costituzioni cappuccine del 1536 Cn. 67).

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