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ni andò a prostrarsi davanti alla tomba di san Pietro (2Cel 8: FF 589); a questa visita era annessa l'indulgenza plenaria. La propria esperienza di convertito divenne messaggio penitenziale il giorno in cui, alla lettura del vangelo della missione, scoprì la "forma di vita" tracciata dal disegno divino: "Da allora, con grande fervore ed esultanza, egli cominciò a predicare la peni– tenza... La sua parola era come fuoco bruciante, penetrava nell'intimo dei cuo– ri, riempiendo tutti di ammirazione" (lCel 22s: FF 356-358). A differenza della predicazione dottrinale, riservata al clero legittima– mente autorizzato e fatta in latino, la predicazione "penitenziale", semplice invito alla conversione, era permessa ai laici e si faceva in lingua volgare. Quella di Francesco aggiungeva il fascino della lauda provenzale, il che lo metteva in sintonia con la cultura di massa del suo tempo. D'altra parte, il saluto di pace con cui dava inizio al suo messaggio creava il clima evangelico di riconciliazione con Dio e con il prossimo. Sarà il segreto della sua missione pacificatrice. Appena ebbe i primi compagni fece di essi altrettanti messaggeri della penitenza-conversione. Il suo anelito di araldo evangelico si allargava oltre la valle di Spoleto, oltre l'Umbria e l'Italia, oltre i confini della cristianità. Quando il gruppo arrivò al numero di dodici, li mandò due a due, dicendo loro: "Andate, carissimi, per le varie parti del mondo e annunciate agli uomini la pace e la penitenza in remissione dei peccati, sicuri che il Signore adempirà il suo disegno e manterrà le sue promesse" (lCel 29: FF 366). Trascorso con piena soddisfazione il primo anno di esperienza, France– sco mise in scritto, "con poche e semplici parole", gli impegni più elementari del progetto di vita; e un giorno disse ai compagni: "Andiamo dalla nostra Madre, la santa Chiesa Romana, e comunichiamo al sommo pontefice ciò che il Signore ha cominciato a fare per mezzo di noi, al fine di continuare la nostra missione secondo il suo volere e le sue disposizioni" (3Comp 46: FF 1455). La conferma della "forma di vita", riempì di gioia il cuore del fondatore che fece propria la missione pontificia di andare per il mondo portando il - 32 -
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