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Popoli, dal quale partono spesso messaggi e missioni destinate a promuovere la concordia sociale, l'ecumenismo, il rispetto alla natura. Esiste inoltre il Centro Ecumenico del Nord, per l'accoglienza di tutti i pellegrini venuti dall'Europa settentrionale. Attualizzando il metodo di Francesco, nella linea degli indirizzi segnala– ti dal Concilio Vaticano II per l'avvicinamento ecumenico, si cerca anzitutto di arrivare all'unione nella carità mediante l'umile preghiera e la riconciliazio– ne per poi meritare il dono dell'unità nella fede e nella coesione ecclesiale, cioè nel rispetto della pluralità dei mezzi di esprimere'e di vivere il credo co– mune. Dall'abbraccio tra le varie confessioni cristiane si è passato, nella logica dello st~sso metodo, all'abbraccio con i non cristiani e perfino con i non cre– denti. È stata memorabile, a questo riguardo, la grande giornata di preghiera dei rappresentanti delle Chiese cristiane e delle Religioni del mondo, celebra– ta ad Assisi il 27 ottobre 1986. Un evento di enorme importanza storica il cui successo, come molti hanno rilevato, è dovuto al fatto che Giovanni Paolo II abbia scelto la città di Assisi come luogo dell'incontro. Lo disse lui stesso nel saluto di benvenuto rivolto presso Santa Maria degli Angeli: "Ho scelto questa città di Assisi per il particolare significato dell'uomo santo qui venerato - san Francesco· - conosciuto e riverito da tutti nel mondo intero come simbolo di pace, riconciliazione e fratellanza". Il cardinale Roger Etchegaray, presidente del Consiglio della Giustizia e della Pace, scrisse ricordando quella giornata: "Ad Assisi ho sentito battere il cuore del mondo, perché il mondo ha un cuo– re... Scegliendo Assisi come cuore del mondo, Giovanni Paolo II puntava sulla più bella arca di pace che ci sia: la città di san Francesco, dove tanti uomini di buona volontà si sentono a loro pieno agio, in pace con Dio, con l'umanità intera e anche con la natura... Nel cielo d'Assisi ho visto corrispondere il gran– de arcobaleno della famiglia dei figli di Noè". Nuovamente, sotto invito del papa, si sono radunati ad Assisi, nei giorni 9 e 10 gennaio 1993, i rappresentanti delle Chiese cristiane di Europa, insieme a quelli dell'ebraismo e dell'islamismo, per far fronte, con la preghiera, all'ondata d'intolleranza razzista che minava la convivenza nel nostro continente 7• - 43 -
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