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quello del Natale, altri quello della Pasqua per l'inizio dell'anno. Di fatto il termine del primo millennio sorprese la cristianità europea, frazionata nella sua struttura feudale, in un promettente, benché lento; risor– gere religioso e culturale. I due capi, quello temporale e quello spirituale, era– no rappresentati dal giovane imperatore Ottone III ( 996-1002), che sognava di essere un altro Costantino, e dal papa Silvestro II ( 999-1003), dotto e chia– roveggente che, per piacere allo stesso Ottone, aveva assunto il nome del lon– tano predecessore suo che battezzò il primo imperatore cristiano. La morte prematura impedì ad entrambi di far uscire il pontificato romano dalla prostra– zione del cosiddetto "secolo di ferro". Il regno franco stava entrando in una nuova tappa della sua storia sotto la dinastia fondata da Ugo Capeto (t 996). In Spagna i sovrani cristiani erano ben occupati nel far fronte alle incursioni del condottiero moro Almanzor ( t 1002). In quegli anni i confini della cristia– nità si ampliavano nei paesi scandinavi e slavi. Proprio nell'anno 1000 il papa Silvestro II erigeva la gerarchia nell'Ungheria. Le energie spirituali, latenti nel popolo cristiano, si manifestavano nel– l'espansione della riforma benedettina di Cluny, le cui abbazie erano dovun– que centri di spiritualità, veicoli di cultura e di vita sociale. Nella data che ci occupa governava il monastero primate l'abate sant'Odilone (993-1048). Nella linea eremitica esercitava grande influsso l'ordine di Camaldoli, fondato da san Romualdo (t 1027). La cristianità, pertanto, era ben lontana dal vivere una traumatica atte– sa dell'anno mille. La prossimità della fine del mondo, che sarebbe preceduta dalla venuta dell'anticristo, fu un espediente molto sfruttato dai predicatori popolari dei secoli XIV e XV, in modo particolare dal domenicano san Vincenzo Ferrer ( t 1419) e dai francescani san Bernardino da Siena (t 1444) e Bernardino de' Busti (t 1513). Tra i sermoni di costui, stampati nel 1498, ce n'è uno conte– nente ricche e ricercate informazioni dal titolo: De adventu Antichristi; fu pre- 4icato nella quaresima del 1495. Imbastendo vaticini, calcoli e segnali, arriva– va alla conclusione che la venuta dell'anticristo, con gli effetti descritti nell'Apocalisse, era annunciata per l'anno 1500 6 • Il nostro tempo non è esente da questa vecchia propensione ad attribu– ire alle cifre cronologiche un significato cabalistico, sulla base sia dei presagi - 40 -

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