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to presto divenne centro di pellegrinaggio. Leggiamo nella Leggenda perugina: "Da lungo tempo gli abitanti di Assisi e di quella contrada sempre ebbero gran devozione, accresciutasi poi ai nostri tempi, verso quella chiesa... Dopo che i frati la restaurarono, uomini e donne della zona presero a dire: Andiamo a Santa Maria degli Angeli!" (LP 8: FF 1552). Siamo nell'anno 1246, quando frate Leone e i suoi compagni compila– no a Greccio il loro "florilegio" di testimonianze e ricordi. Da essi passò la notizia alla Vita II del Celanense, il quale aggiunse un altro dato di grande interesse, la visione di un santo frate, avuta da lui prima della sua conversione: "Stava osservando innumerevoli uomini che, con gli dcchi dolorosamente spenti e la faccia rivolta al cielo, erano inginocchiati attorno alla detta chiesa. Tutti, con voci di pianto e le mani protese in alto, gridavano a Dio chiedendo luce e misericordia. Ed ecco, scese dal cielo uno splendore che, irradiandosi su tutti, donò a ciascuno la luce e la salvezza desiderata" (2Cel 2°: FF 606). Il simbolismo del racconto è manifesto; ma stranamente né Tommaso da Celano né più tardi san Bonaventura (LM 2,8: FF 1049) né la Leggenda dei Tre Compagni, nella quale viene identificato il frate che ebbe la visione, fan– no la minima allusione all'indulgenza. Lo stesso si dica dello Specchio di Per– fezione, scritto agli inizi del XIV secolo, dove vediamo corroborata la grande venerazione della gente a Santa Maria della Porziuncola, "venerazione che cresce di giorno in giorno" (SP 55: FF 1744 ). Non c'è però alcun dubbio che l'indulgenza esistesse e fosse ritenuta valida da molto tempo, sebbene fosse oppugnata da alcuni. Nel 1279 Pietro Giovanni Olivi, il venerato teologo del partito degli "spirituali", si sentì in dovere di scrivere una lunga apologia del privilegio della chiesa-madre del– l'Ordine. La sua argomentazione è eminentemente deduttiva, pura dialettica scolastica, inquinata dal profetismo di Gioacchino da Fiore. · Si domanda Olivi: "È conveniente credere che sia stata concessa un'in– dulgenza plenaria alla chiesa di Santa Maria degli Angeli?". Risponde afferma– tivamente: "È conveni~ntissimo... , per la dignità di chi la impetrò, per l'utilità dei fedeli, per la sublimità dello stato evangelico legato alla Porziuncola, per l'evidente credibilità dei testimoni, per la magnificenza altissima di chi la con- - 36 -

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