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56 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO nari olandesi cercarono di sostituire il credo luterano al papista, ma non riuscirono», dato l'attaccamento della popolazione brasi– liana al cattolicismo. Ordinarono allora « ai membri degli ordini ecclesiastici di lasciare nello spazio di un mese le possessioni olandesi sul continente. Tale misura fu eseguita con fierezza. Gli olandesi spogliarono i religiosi degli abiti, e li get– tarono con solo una camicia in dosso sulle rive deserte, dove la più parte perirono » 16 • La situazione mutò in parte sotto il governatorato del prin– cipe Maurizio di Nassau (1637-44), spirito liberale che mitigò il fanatismo dei « Signori della Compagnia» e instaurò un regime più tollerante, come è riconosciuto anche dalla moderna storio– grafia brasiliana 11 • Egli concesse ai cattolici una certa libertà permettendo il culto nelle chiese, mentre, per altro lato, favorì largamente arti e commerci promovendo una sincera elevazione del popolo. 2. - I primi cappuccini bretoni Fu sotto questo governatore olandese che i cappuccini francesi della monastica provincia di Bretagna, giunti inaspettatamente al Brasile, poterono fondare in Pernambuco una missione di largo respiro che si estese in seguito a varie altre capitanerie e, col favore del re di Portogallo, recò un notevole contributo alla ca– techesi indiana della vastissima colonia. Ciò, secondo lo Schmidlin, si verificò nel 1636 18 , mentre altri autori spostano la data al 1641 19 , 1642 20 e perfino al 1645 21 ; ma oggi è ormai sicuro trattarsi del 1642, come pure è accertato che i primi missionari provennero dall'isola di S. T o m é nel golfo di Guinea 2 2 • La missione ebbe origine in modo singolare tanto da poter essere classificata tra le avventure missionarie del Seicento 23 • Dopo un antecedente viaggio di p. Colombino da Nantes 16 Le missioni cristiane III, Napoli 1868, 26s; R. SOUTHEY, Historìa do Bra– sil II, 200; CLEMENS A TERZORIO, Manuale historicmn, 315. 17 Cf. BARBOSA LIMA SOBRINHO, 0 centenario da chegada de Nassau, Re– cife 1936, 3ss. Per la diversa valutazione nel passato si veda C.A. MARQUES, Dic– cionario historico, 339; R. GALANTI, }!istoria do Brasil II, 274ss. 18 Manuale di storia delle missioni cattoliche II, 135. 19 Cf. JACINTO DE PALAZZOLO, Capuchinhos franceses, 21s. Fidelis de Primerio (cf. Capuchinhos, 43ss), tentando di chiarir la questione con abbondanza di cita– zioni, rimane incerto tra il 1641 e 1642. 20 SILVA LISBOA, Annaes do Rio de Janeiro VII, 352. 21 Cf. APOLLINARIO DA CoNcErçao, Claustro Frcmciscano, 90s. 22 Per il passato vari autori, come dissentivano sull'anno di fondazione, così indicavano pluralità di luoghi circa la provenienza del primo gruppo di missionari. Gosì l'autore della Nota d'archivio (L'Italia Frane. 7[1932] 313s) riteneva che i missionari fossero stati catturati su galeoni spagnoli durante il loro viaggio verso l'Africa; Clemente da Terzorio (Manuale historicum, 313), al quale si associa lo Schmidlin, sulle coste della Guinea africana. 23 Autori dell'Ordine parlano piuttosto di provvidenza divina che in tal modo « suscitava in sì gravi momenti una Missione tanto necessaria». Cf. Rocco DA CE– SINALE, Storia III, 697; CLEMENS A TERZORIO, Manuale historicu.m, 313; JACINTO DE PALAZZOLO, Capuchinhos franceses, 22.
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