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54 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO cese2, si prolungò per un sessantennio e cioè sino ai primordi del secolo XVIII, quando l'eredità dei cappuccini francesi fu rac– colta dai confratelli italiani. Creato il primo punto d'appoggio in O I in da - Refi e e, esso divenne poi il trampolino di balzo per altre capitanerie della costa, dal Par a i ba do Nor te al Rio Grande do S u 1, mentre dagli ospizi costieri i missionari pe– netrarono via via nell'interno per dedicarsi alle riduzioni e cate– chesi degli indios. Come si rivela da molti indizi, questo apostolato sessantennale ottenne risultati notevoli, ma non è facile darne una ricostruzione storica completa per la scarsezza delle fonti. Delle memorie lasciate dai missionari, che furono sicuramente più d'una3, sembra non fosse data alle stampe che quella di p. Martino da Nantes4, unita– mente a un catechismo in lingua cari r i pubblicato da p. Ber– nardo da Nantes 5 • La documentazione in possesso dei missionari, portata in Francia quando l'antagonismo tra le corti francese e portoghese determinò l'esilio dei religiosi, andò successivamente perduta forse per incendi e soppressioni 6 ; l'altra, di carattere uf– ficiale e riguardante i rapporti tra la missione e le autorità civili ed ecclesiastiche, rimane dispersa negli archivi del Brasile, di Lisbona e di Roma 7 • Infine gli accenni che si riscontrano nei vari scrittori sono monchi e spesso contraddittori. In questo capitolo, sulla scorta delle lunghe ricerche compiute, noi esamineremo il nascere della missione sotto il dominio olan– dese, il moltiplicarsi dei suoi punti d'appoggio con la fondazione di ospizi, l' opera riduzionistica tra gli indiani e infine l' esilio dei missionari. A. - IL NASCERE DELLA MISSIONE 1. - Conquiste-e dominio olandese nel Brasile L'Olanda, piccola ma coraggiosa nazione resasi indipendente dalla Spagna con la proclamazione della cosiddetta Repubblica del– le sette Province Unite sotto Guglielmo d'Orange (Utrecht, 1579), volse presto· la sua attenzione ai ricchi possedimenti coloniali portoghesi sia del Brasile che dell'Africa occidentale; a ciò la spin- 2 Il Pereira (Os religiosos capuchinhos da Bahia. 15), il Guennes da Silva Mello (Ligeiros traços, 50) e altri accennano anche a cappuccini di Borgogna; ma si tratta verosimilmente di scambio di nome. 3 Cf. MARTIN DE NANTES, Relation succinte, 6. 4 Relation succinte et sincère de la Mission... dans le Brésil parrny les In– diens appellés Cariris, Quimper [1706]. Una seconda edizione fu stampata a Roma nel 1888, e un'edizione facsimile della prima a Bahia nel 1952. Noi ci serviamo di quest'ultima, curata e arricchita di note dal prof. Federico G. Edelweis. 5 Katecismo indico da lingua Kariris, acrescentado de varias praticas dou– trinas, e moraes, ada,ptada,s ao genio, e ca,pacidade dos Indios do Brasil, Lisboa, na Officina de Valentim da Costa Deslandes, impressor de sua Magestade, 1709. 6 Gf. Rocco DA CESINALE, Storia III, 709, n.3. 7 Si veda a p.21s.
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