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50 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO a p. Ivo, dinanzi al quale si vantò del suo potere con gli spiriti. Il missionario lo lasciò dire, accontentandosi di non molte frasi che gettarono nell'animo dell'individuo un certo disorientamento e sconcerto. In una seconda visita Pacamont finì per domandare il battesimo, ma fu ammesso solo tra i catecumeni 89 • Il secondo dei p a g è convertiti apparteneva alla « nazione tapuytapera » ed era il rovescio della medaglia, rispetto a Pa– camont: « uomo assai venerabile, di bella sfatura e ben formato, buon guerriero, modesto, grave, di poche parole, grande amico dei francesi e di tanta autorità nella sua provincia quanta ne aveva Pacamont in Cuma, Iapy-Uassu nell'isola di Maranhao, il Gran Raya a Caeté, Thion e La Farina Detrempé tra i Tabaja– ras90. Date le sue buone disposizioni e la sveglia intelligenza, egli si lasciò convincere dal missionario sin dalla sua prima conver– sazione e fu annoverato tra i catecumeni. Un altro dei m u r u vi c ha va 91 attirato verso il cristianesi– mo si chiamava Iacupen ed era uno dei capi della « tribù dei can– nibali», venuta a stabilirsi nell'isola di Maranhao dietro persua– sione del signor de la Ravardière. L'avvio alla conversione gli venne da uno dei figli, Acaiuy-Miry, che, ricevuto il battesimo, si era trasformato in catechista della sua tribù; egli lo condusse a p. Ivo che, trovandolo ben disposto e preparato, dopo qualche tempo l'accolse tra i neofiti 92 • 7. - ESPULSIONE DEI FRANCESI DAL. MARANHAO Con l'arrivo della seconda spedizione di missionari, l'azione di questi agì in estensione e profondità non solo sull'isola di S. Luis, ma anche fra le tribù del continente come i Tap u y t a - pera, i Cuma, i Tabajaras, i Tremembés, e altre. Accanto alla ventina di missionari e ai catechisti già formati nel– la missione, si segnalarono ora i tre Tupi n amba reduci dalla Francia e trasformatisi in ardenti propagandisti della fede cri– stiana tra i propri connazionali 93 • I risultati si resero tosto evi– denti perché in breve tempo si amministrarono 650 battesimi a fanciulli e adulti 94 e altri venivano amministrati negli ultimi mesi del 1614 e nel 1615. Così le catechesi o singole missioni sparse 89 Ib., 333ss. 00 lb., 340s. iH Questo termine tupi .ha il valore di « tuxaua » ( « tuchawa ») e cioè «capo». Gf. C. DE FIGUEIREDO, Novo diccionario II, 228, 881. 92 Cf. YVES D'EVREUX, Suitte de l'histoire, 348ss, dove è accenno anche ad altre «conferenze» di p. Ivo con p a g é e capi indiani. 93 Cf. MARCELLINUS DE PISE MATISCONENSIS, Annales III, Lione 1676, 28; Rocco DA CESINALE, Storia I, 466. "4 (;f. MARCELLINO DA MACON [ANTONIO (OLGIATI) DA COMO], Annali de' Frati Minori Cappuccini III, Trento 1708, 42; A. JANN, Candidus Sierra, 102; FIDELIS _DE PRIMERIO, Capuchinhos, 34. Questi battesimi furono amministrati dal nuovo supe– riore, Arcangelo de Pembrok. Cf. F. DENIS, Voyage dans le nord dit Brésil XIX.
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