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LA MISSIONE DEL MARANHAO (1612-1615) 43 Sfortunatamente il piccolo gruppo di missionari, gia ber– sagliato dal clima insalubre e dalle febbri, si vide ridotto di nu– mero per la morte di p. Ambrogio da Amiens che, presumibil– mente causata da paludismo, avvenne il 9 ottobre 1612 gettando nell'angoscia non solo i suoi compagni ma gli stessi indios che, al dire di p. Claudio, ruppero in alti singhiozzi gridando: « Pay omano, omano Pay yman: il Padre è morto, è morto il povero Padre » 50 • Lo zelante missionario nel suo breve apostolato si era mostrato di una instancabilità esemplare, nonostante la sua età non più giovane; sia con i francesi, ma più volentieri con gli indiani, come seri ve il D'Abbeville, non lasciava sfuggire occasio– ne alcuna per parlar di Dio e dell'anima, dedicandosi con entu– siasmo a tutto ciò che riguardava la gloria di Dio e segnalan– dosi per grande spirito di carità 51 • Dati i molti bisogni della na– scente missione, l'uomo che aveva studiato alla Sorbona e pos– sedeva straordinarie qualità oratorie non rifuggì dai compiti più umili e faticosi, come abbatter alberi e preparare il vitto ai con– fratelli. Secondo p. Ivo, il missionario contrasse le febbri « per es– sersi troppo affaticato nel tagliar grossi alberi, impregnando il suo abito di sudore eccessivo » 52 • Dopo celebrata la santa messa in tali condizioni, avvertì i primi brividi di freddo e allora in– cominciò la sua impari lotta con la morte, resa ancor più dolo– rosa dalla mancanza di qualsiasi conforto: « Non uno stramazzo, - scrive Rocco da Cesinale 53 - ma pochi rami di palma e d'al– tro seccume accoglievano le membra dell'ardente missionario: un casile sarebbe stato troppo, invece una capanna di araribas... formava tutto il suo padiglione». E p. Ivo aggiunge: « Io posso parlare con sicurezza perché l'assistii sino all'ultimo... : il po– vero cappuccino non aveva che della farina o poco di più » 54 • Sul breve decorso della malattia (26 settembre- 9 ottobre) il D'Abbeville dà questi accenni: « Aggravandosi ognor più la febbre, egli non faceva altro che parlar di Dio e delle cose del cielo, con tanta devozione come se già vi si trovasse in spirito. Non si stancava di lodare Iddio e ringraziarlo del favore d'averlo chiamato in quel luogo; un solo dispiacere diceva di avere: quello di non morir martire, come avrebbe desiderato. Dalle mani di p. Ivo ricevette il santo viatico e l'estrema unzione... In capo al suo giaciglio stava un quadro di s. Pietro apostolo al quale por– tava speciale devozione per il nome avuto nel secolo (Pietro). Poco 50 Jb., 133s. 51 lb., 135v. Secondo il Denis, « l'ag-e déjà avancé auquel il était parvenu aurait dft le faire exclure du voyag-e, à l'issue duque! il succoinba, mais il est certain qu'on ne put résister à ses instances et qu'il mit tout en ceuvre pour faire partie de la mission .». Cf. Voyage dans le nord du Brésil, XIII, n.1. 52 Suitte de l'histoire, 210. 63 Storia. I, 452. 54 Suitte de l'histoire, 210.

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