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36 DALLE ORIGINI AI PRIMI DEL SETTECENTO lere il clima di favore determinato dalle conquiste canadesi del Champlain 11 • Enrico IV (1589-1610) ordinò a Daniel de la Touche, soprannominato « Seigneur de la Ravardière », di compiere con il Des-Vaux un sopraluogo nella regione ed egli vi si recava riportan– done un'impressione oltremodo favorevole. Frattanto il re moriva (1610), ma il progetto della colonia, fortemente sostenuto dal De la Touche, poteva sopravvivere. Al suo ritorno dal Brasile egli ne fece parola al luogotenente generale delle Indie Occidentali, Fran– çois de Rasilly, e, se pur con qualche remora, sotto gli auspici della Reggente Maria de' Medici si fecero i necessari preparativi. L'ideata spedizione alla fine risultò composta di tre navi da guerra e 1200 uomini1 2 e il suo comando venne affidato congiuntamente al De Rasilly e De la Touche: essa salpava però da Cancale solo nel marzo del 1612 13 • 2. - RICHIESTA DI MISSIONARI E VIAGGIO AL MARANHAO Mentre tuttora fervevano i preparativi per la partenza, la Reggente si era rivolta al ministro provinciale dei cappuccini, p. Leonardo da Parigi, chiedendo alcuni religiosi come missiona– ri14. Il documento, del 23 aprile 161l15, è importante perché fissa chiaramente il compito dei religiosi che non dovranno essere dei semplici cappellani accompagnanti la spedizione, ma risiedere sta– bilmente nelle nuove terre e « introdurvi la religione cristiana»; inoltre già si profila in esso un'organizzazione gerarchica che met– te capo al provinciale di Parigi e che costituisce un vero e proprio avvio alla fondazione della missione. La richiesta giunse nelle mani del superiore mentre a Parigi era celebrato il capitolo provinciale. Letta ai vocali convenuti per sentirne il parere e sollecitare, chi lo avesse desiderato, a dare il proprio nome, i rappresentanti della provincia decidevano alla unanimità di accettare la proposta, mentre ben 42 religiosi rispo– sero con entusiasmo all'appello, offrendosi a partire 16 • Fu scritto allora al superiore generale dell'Ordine, p. Girolamo da Castelfer– retti (1608-13), il quale prontamente dava il suo assenso delegando 11 Si ricordi che la fondazione di Québec avveniva nel 1608, 12 Ci. Rocco DA CESINALE, Storia I, 440; A. JANN, Candidus Sie1-ro, 101. Il Marques invece scrive (Diccionario historico, 337) che si trattò solo di 500 uomini. 13 Cf. CLAUDE D'ABBEVILLE, Histoire de la Mission, 22. 14 Si veda in App. II, doc. 1, 451. 1u Secondo p. P:wiftco da Provins (cf. Relation succinte, in ASM, busta 10, Atti storici, 6) la lettera della Reggente porterebbe la data del 26 aprile. 16 Cf. MAURICE D'EPERNAY, Chapitres Provinciaux, in BFPC, ms. 97, 116s; MEL– CHI0R A P0BLADURA, Historia generalis I, 330. Tra le domande figurava anche quella di p. Pacifico da Provins che, più tardi, doveva rendersi noto per molti tentativi missionari nel medio oriente (Persia) e nell'America centrale (Isole Antille), ma che allora non fu scelto perché non aveva ancora ultimato gli studi. Cf. Relation succinte, in ASM, busta 10, Aiti storici, 10. Su questo grande missionario si veda l'ampia introduzione dei pp. Godefroy de Paris e Hilaire de WingePe in PACIFIQUE DE PROVINS, O.F.M.Cap., Le voya,ge dc Perse et Brève refation du voyage des Iles de l'Amérique, Assisi 1939, IX-XCII.
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