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LA MISSIONE DEL MARANHÀO (1612-1615) 35 renzo a Terranova e tracciando un vasto piano di futura pene– trazione. Più tardi, sotto Enrico II (1547-1559) e Carlo IX (1559- 1574), si ebbero tentativi di vera e propria conquista patrocinati dal Coligny che, uomo ·dai vasti progetti quanto tenace nella sua fede ugonotta, sognò di creare colonie politico-religiose francesi in Rio de Janeiro (1555), nella Florida e sul Maine, ricorrendo al– l'audace esperienza e coraggio del Villegagnon, Ribaut e Laudon– nière, rispettivamente. Divisioni, lotte politiche e religiose, avver– sione della Francia cattolica a queste discriminazioni settarie del– l'eresia fecero naufragare tali progetti e avvii coloniali, tra i quali praticamente poteva salvarsi solo quello compiuto dal Champlain che, sui primordi del secolo XVII, esplorava il Canadà e sull'estua– rio del S. Lorenzo fondava la città di Québec (1608), dando alla Francia « la sua più bella colonia» americana 6. Fu in questo clima che, tra la fine del secolo XVI e l'inizio del XVII, si attuava il tentativo di creare una Francia Equa– t or i a 1 e nel nord del Brasile e precisamente nella regione che forma il moderno Stato del l\1Iaranhao 7 • Su questo tratto di costa brasiliana nel 1594 approdava l'avventuriero francese Riffault che, ben accolto dagli aborigeni, concepì l'idea di fondarvi una colonia 8 • Ma per la discordia sopravvenuta tra i francesi, la perdita di una nave e fors'anche il prevalere dell'istinto piratesco che era in fondo al suo animo, in seguito rinunziava all'impresa e, con parte della spedizione, riprendeva il mare alla volta di Francia 9 • Frattanto il gruppo di francesi rimasti continuò a collaborare con gl'indigeni stringendo amicizie con altre tribù e allargando la sua sfera d'influenza. Tra essi un giovane gentiluomo, Carlo des– Vaux, studiando l'ambiente e forse iniziando tentativi di culture, valutò meglio le possibilità d'un impianto coloniale; resosi noto per il suo valore e indotti gli indios del luogo a parteggiare per la Francia, prese la risoluzione di recarsi a Parigi per sollecitare aiuti dalla corte e caldeggiare una spedizione militare 10 • In Francia il progetto lasciò da prima indecisi per i molti tentativi del genere già naufragati; ma, alla fine, dovette preva- 6 Cf. JAUINTO DE PALAZZOLO, Capuchinhos franceses, 12. 7 Nei documenti e bibliografia ricorre anche la frase di « Francia Equino– ziale». Cf. PAULA E SILVA, Apontamentos, 11. Si noti che già da lungo tempo l'attenzione della Francia era rivolta alla vasta colonia portoghese sudamericana; prima ancora del tentativo compiuto dal Villegagnop nella baia di Rio de Janeiro (1555), si ha notizia di una fattoria francese creata nel moderno stato di Pernam– buco. Cf. J.C. DE ABREU, Capitulos, 38ss. 8 La regione, sino a quel tempo, solo nominalmente dipendeva dai portoghesi; la conquista effettiva portoghese dei territori brasiliani, che andava risalendo da sud, avrebbe raggiunto il Rio Grande do Norte solo tre anni dopo (1597) e il C'eara nel 1612, mentre una « capitaneria del Maranhiio » api;tare costituita nel 1609. In questa avanzata portoghese non fu estraneo il movente d'impedire ai francesi quan– to essi già stavano attuando nelle varie zone. Cf. E. MALESANI, Brasile, 260; R. Gr– RAO, Pequena hist6ria, 57ss. 9 Cf. CLAUDE ·n'ABBEVILLE, Histoire de la Mission, 12. 10 Ib., 12v-13. Il Des-Vaux portava con sé l'assicurazione che i nativi avreb– bero abbracciato il cristianesimo.

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