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MISSIONARI ISOLATI (1538-1611) 29 era tra i più alti e di quelli che stavano più a cuore a s. Fran– cesco22. Vi è però una reale difficoltà per il Brasile e cioè il pericolo di prendere per cappuccini i cosiddetti Ca p u c ho s di sant'An– tonio che erano dei francescani recolletti portoghesi appartenenti, a partire dal 1568, alla monastica provincia di sant'Antonio: ciò accadde a diversi autori2 3 • Tuttavia non si può stabilire come prin– cipio che, quando si parla di C a p u c ho s, il discorso debba sem– pre riferirsi a francescani, a meno che intervengano altri ele– menti discriminanti; il termine in molti documenti portoghesi dei secoli XVII e XVIII ritorna indifferentemente per designare sia i francescani come anche i cappuccini 2 4, mentre la ·documen– tazione del secolo XVI è spesso incerta e lacunosa e deve essere illuminata da raffronti molteplici. 3. - NEL NORDESTE Queste osservazioni s'imponevano trovandoci innanzi a te– stimonianze che segnalano la presenza di qualche cappuccino nel Brasile ben prima della spedizione Rasilly-De la Touche. Senza voler dare ad esse troppo peso e molto meno dedurne una cer– tezza storica che dovrebbe basarsi su documentazione d'archivio, noi ci limitiamo a riferirle perché si abbia una visione completa della realtà storica. Luis da Camara Cascudo 2 5, in un opuscolo sopra i cappuc– cini nel Rio Grande do Norte, scrive di un antico osservatore « sentanejo », certo Manuel Antònio de Oliveira Coriolano, che avrebbe consegnato al « desembargador » Felipe Guerra delle note manoscritte sulla regione nordestina nelle quali si parla della pre– senza di cappuccini italiani già dal 1538 26 ; in tali note sono al- 22 Sino al tempo in cui fu istituita la sacra Congregazione di Propaganda Fi– de (1622), le facoltà necessarie erano concesse o direttamente dal Sommo Pontefice ovvero dalla sacra Congregazione del S. Ufficio e, generalmente, ai moderatori delle province monastiche che potevano delegarle ai loro sudditi; le trattative con la S. Sede a riguardo di missioni e missionari erano però condotte dal generale del– l'Ordine. Cf. MELCHIOR A POBLADURA, Historia generalis I, 305s; II/2, 270. 23 C:f. J. GUENNES DA SILVA MELLO, Li,geiros traços, 48. Altri autori, portoghesi e brasiliani, che caddero in questo errore, sono segnalati dal Pereira, Os religiosos capuchinhos da Bahia, lls. Lo stesso accadde a Rocco da Cesinale e allo Jann a proposito dei francescani che, nel Maranhao, subentrarono ai cappuccini francesi dopo la vittoria delle armi portoghesi (1614-15). Cf. Storia I, 470; Candidus Sier– ra, 103. 24 Cf. APN, Gartas Régias VII, f. 51, 57, 144; VIII, f. 20; XVI, f. 253. 25 Os capuchi.iihos no Rio Grande do Norte, Recife 1939. Il Da Camara Ca– scudo, attento ricercatore di usi folcloristici brasiliani, è pure storico serio e ap– prezzato; tra le sue numerose opere, ricorderemo le due più recenti: Dicionario do Folclore Brasileiro, Rio de Janeiro 1954; Hist6ria do Rio Grande do Norte, Rio de Janeiro 1955. 26 Questa data, relativa al quarto decennio dopo la scoperta del paese e suc– cessiva di appena 13 anni alla fondazione dell'Ordine cappuccino, può sembrare inammissibile; tuttavia si ricordi quanto si è accennato alla nota 8 e cioè la ri– chiesta, da parte di molti religiosi, rivolta a p. Ludovico da Fossombrone (1529-1535), per recarsi tra gl'infedeli e, inoltre, l'espresso accenno, nelle costituzioni del 1536.

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