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DOCUMENTI 509 3°) Appena fatta l'acquisizione di qualche schiavo gli si darà carta di libertà da essergli però consegnata in tempo più opportuno, come più in basso. 4 °) I superiori per se stessi e per altri da loro nominati si adope– reranno con ogni diligenza alla istruzione cristiana ·degli schiavi osser– vando le rispettive istruzioni della S. Congregazione della disciplina regolare. Notando che per quelli i quali non ancora furono battezzati o che ignorano le cose di necessità a sapersi, la istruzione dovrà farsi, essendo possibile, quotidianamente. Del che la coscienza dei superiori stessi ne resta gravissimamente responsabile. 5 °) A questi schiavi che non ancora furono battezzati si comunicherà la carta di libertà - già fatta a principio - quando sieno sufficente– mente istruiti a ricevere i sacramenti del battesimo, della cresima, della penitenza e della eucarestia, ciò che per qualunque loro durezza, di intendimento non può esigere che il tempo di pochi anni, se l'istruzione sia fatta diligentemente e saranno battezzati come i liberi. A tutt'altri sarà comunicata la detta carta quando possono aver ricevuta bastante educazione e istruzione, nel che si può esigere un tempo più o meno lungo, che si lascia a discrezione e prudenza del superiore, ma che per nes– suna ragione tanto per i primi che per i secondi potrà essere allungato oltre sei anni computandosi per gli schiavi già esistenti il tempo del loro servizio passato. 6 °) Sono abboliti i castighi delle battiture specialmente al collo e si ordina ai superiori di perdere codesti strumenti, permettendosi solo qualche punizione moderata e paternale in caso di vero bisogno, potendo la sola minaccia di differire la loro libertà frenarli nella più parte dei casi. Rio de Janeiro, 1 ° nov. 1848. Fra Fabbiano. Copiato dal R.P. Paolino da Limone e di conforme all'originale. Fra Lodovico da Livorno Prefetto.
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