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442 ALTRE ATTIVITÀ ponendo l'accento sulle devozioni più sentite e sulle forme del culto più intonate all'ambiente; 4) la intensa spiritualità dei missionari, documentata da larga fioritura di virtù, e soprattutto lo spirito di sacrificio che li rese pronti a tutte le esigenze della vita di missione e li mise in condizione di superare le gravi difficoltà ad essa legate; 5) infine la loro formazione francescana che si tradusse, anche esteriormente, nella vita povera e mortificata e in quell'austerità di vestito e di vitto che è lontana da ricercatezze e interessi personali. Tutto ciò, radicato in una profonda coscienza del proprio dovere e attuato con il coraggio quotidiano e l'abitudine del lavoro « senza fine e senza conforto umano», diede prestigio all'azione dei missionari che, secondo l'autorevole parola del Da Camara Cascudo, formarono nella mente e nel cuore del popolo una specie di tradizione spontanea e automatica: quella di essere per le folle dei fedèli e, aggiungeremo sulla scorta di vari ministri dell'Im– pero, per le tribù autoctone e nomadi dei primitivi, semplicemente i missionari. Alla fine dell'Impero e con l'avvento della Repubblica (1899) nel clima religioso della nazione latino-americana si aveva una felice svolta di portata storica, e cioè: la completa libertà con– cessa alla Chiesa, libertà che, a sua volta, determinava uno svi– luppo veramente straordinario di tutte le sue attività e istituzioni. Ciò era effetto dell'evoluzione e del progresso civile e religio– so del paese al quale, come risulta da questa sintesi, anche i cap– puccini avevano largamente contribuito con una feconda attività di quasi 300 anni, condotta con impegno e dedizione.

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