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· NEL SEMINARIO DI S. PAULO 439 Il seminario andò largamente sviluppandosi, tanto che nel 1866 contava 271 alunni con 10 professori, di cui 6 missionari cap– puccini, più il rettore nella persona di p. Eugenio da Rumilly; esso viveva quasi interamente con la rendita della mitra e le elemosine dei fedeli perché il vescovo diocesano, a salvaguardarne la libertà, mai volle condizionarlo alle interessate sovvenzioni del governo imperiale 10 • L'insegnamento si estendeva dalla classe preparatoria al gin– nasio sino alla teologia completa, articolandosi in 19 cattedre: Prime lettere, Latino, Francese, Inglese, Aritmetica, Storia gene– rale, Storia sacra, Geografia, Geometria, Fisica, Retorica, Filosofia, Storia ecclesiastica, Teologia dogmatica, Teologia morale, Diritto, Sacra Scrittura, Musica e Canto gregoriano. La relazione annuale della presidenza di S. Paolo già nel 1861 riferiva: « Confiado aos cuidados e desvelos do respectivo Director Fr. Euge– nio de Rumilly, tem o Seminario Episcopal tornado as proporç5es e desenvolvimento, e attingido a importancia que deviiio ser esperadas da firmeza e perseverança de seu distincto creador e da illustraçao, solicitude e empenho de seu digno Chefe, e Professores no vencimen– to dos embaraços e difficuldades sempre inherentes as instituiç5es novas » 11 • I cappuccini tennero la direzione del seminario di S. Paulo sino al 1880; tuttavia, essendosi ormai esaurita l'opera loro e cioè quella di preparare un clero diocesano ben formato, esodi spon– tanei di professori si erano già avuti negli anni precedenti. Il se– condo successore di mons. Antònio J oaquim de Melo, mons. Lino Deodato Rodrigues de Carvalho 12 , a partire dal 1874 incominciò g!ienza prestatagli dalla popolazione fu trionfale: il discorso solenne nella catte– drale per il suo ritorno fu tenuto da p. Celestino da Pedavoli (il manoscritto di •questo discorso è conservato in ACP, Avulsos, Sermoes de Frei Celestino de Peda– voli, N. 1). Ma gli strapazzi e le sofferenze fisiche e morali avevano intaccato la sua fibra; l'anno dopo era costretto a ripartire per l'Europa per sottoporsi a una cura radicale. Il 4 luglio 1878, nel convento dei cappuccini di Parigi, il grande vescovo moriva quasi improvvisamente per cui, non senza fondamento, si è affermato che il venerando presule sia morto per veleno propinatogli dalla massoneria. l\:olto s'è scritto su di lui; noi rimanderemo a Antonio Manoel dos REIS, O Bispo de Olinda, D. F'rei Vita,l Ma,ria, Gonça,lves de Oliveira, pera,nte a historia,, Rio de Janeiro 1878; Lours GONZAGUE, O.F.M.Cap., Monseigneur Vita,l, Parigi 1912; E. VrLHENA DE Mo– RAES, O ga,binete Ca,xia,s e a, a,-mnistia, a,os bispos na, « questiio religiosa,», Rio de Ja– neiro 1930; FELIX DE OLIVOLA, O.F.M.Cap., U1n gra,nde Brasileiro. D. Fr. Vito,l Maria Gonçalves de Oliveira, Recife 1936. 10 Scrive in proposito Mendes de Almeida: « O venerando e incansavel fun– dador deste seminario sempre recusou quaesquer subvenç5es dos cofres do Estado com semelhantes condiçoes [intromettenza del governo che stabiliva perfino i testi di studio]. Quando o Estado quer assenhorear-se da instrucçao da mocidade, em urna epoca em que vive quasi em aberta hostilidade com a Igreja, o espirito do Catholico exulta, quando nota a discriçao e cautela com que se houve esse bene– merito Prelato, preferindo o obulo dos Fieis a parcas subvenç5es do Estado cercadas de tao pesados quao i!legittimos encargos ». Direito Givil Ecclesiastico Bra,sifoiro, 665. 11 Ib., 666. 12 Resse la diocesi di S. Paulo dal 1873 al 1894. Cf. J.B. LEHMANN, 0 Brasil Cat6lioo, 24.5,
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