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432 ALTRE ATTIVITÀ « A peste bexiga desde Julho tem feito muito estago; s6 aqui na capita! (Cuiaba) morrerao cinco ou seis mil pessoas, isto é a terça parte do povo : fallecerao dez sacerdotes e tres minoristas, sendo o Vigario Gera!, 4 parochos, dous coadjudores, um lente do seminario, e o sacristao da Cathedral ». E accennando alla sua attività egli soggiunge: « Houve dias em que me achei s6 na administraçao dos sacra– mentos » 5 1. Si ha notizia anche di altri missionari che attesero all'assi– stenza dei colpiti da morbi contagiosi durante flagelli del genere: così nell'epidemia di vaiolo che afflisse tra il 1875 e il 1877 varie province del Nordeste, troviamo p. Gaetano da Messina junior a Itabaiana e a Escada nel Paraiba 52 , e p. Serafino da Catania nel Piaui 53 • Del resto p. Giuseppe da Castrogiovanni, accennando all'atti– vità di p. Gaetano da Messina senior dopo che assunse il governo del commissariato (1860), scrive: « Nelle terribili epidemie del colera, della febbre gialla, del vaiolo ed altre infermità contagiose il P. Gaetano con i suoi con– fratelli missionari prestò inestimabili servigi così da meritarsi dal Governo, dall'autorità diocesana, dai giornali e da tutti gli abitanti della città i più particolari e meritati encomi » 54 • Tipici esempi di ciò si ebbero, tra l'altro, durante la guerra del Paraguay, come vedremo subito. 4. - CAPPELLANIE MILITARI Merita un cenno a parte il servizio prestato da un gruppo di missionari come cappellani militari nella cosiddetta « guerra del Paraguay», che si combatté entro le quattro potenze: Brasile, Argentina e Uruguay da una parte, e Paraguay dall'altra 55 • Pre- 51 Cf. ACRJ, A: 3/II, 9: in data 25 ottobre 1867. 62 Cf. Notas historicas, 37. 53 Cf. MODESTO REZENDE DE TAUBATÉ-FIDELIS DE PRIMERIO, Os rnissionarios ca– puchinhos no Brasi/, 3O4s; Elias MARTINS, Frei Serafini de Catania, 15. Il Martins così descrive la comparsa dal flagello nel Piaui: « Irrompeu, corno um grande incen– dio, desperdindo fagulhas funestas em todas as direcç6es, a espalahr a morte em centenas de larcs, numa 1narcha ascendente e i1nplacavel >>. 54 Gf. GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, Notizie storiche, 85. P. Gaetano da Messi– na, già a Pernambuco nel 1856, era stato il primo a scoprire e ad esercitare il mi– nistero tra colpiti di colera. Nel manoscritto dal titolo: Noticia acerca dest'hospicio si legge la seguente notizia: « 1856. A 29 de Janeiro deste Anno pela huma hora da tarde foi chamado o Prefeito para confessar a hum moço, de 23 annos, que foi attaccado desde 5 horas da manha: o Prefeito fr. Gaetano de Messina conhoceo logo que era doença de cholera rnorbus. E assim o confirmou o Dr. Firmo Medico. E assim, corno foi o primeiro caso de cholera que appareceo, e a Penha foi a primeira a presencial-o confessando ao doente: eis o motivo porque aqui o deixo escrito por lembrança aos futuros ». Cf. ACP, II/82, 71. 55 Ampia sull'argomento è la bibliografia; per un'informazione generale si

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