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APOSTOLATO SOCIALE 431 parso in Rio de Janeiro l'anno prima 14 , attaccò violentemente la provincia nordestina del Rio Grande do Norte, disseminando nu– clei infettivi anche in altre province del Nordeste; sull'opera svol– ta dai missionari in tale circostanza scrive Luis da Camara Ca– scudo: « Nell'anno del colera, 1856, i missionari cappuccini si con– quistarono la corona più alta del sacrificio e del martirio. Moltipli– candosi per tutta la provincia desolata dall'orrendo fragello, presta– rono il loro servizio di samaritani, venendo spesso meno per la fame e la stanchezza; ma sempre tenaci, infaticabili, indifferenti agli sfibranti cammini per territori aridi di pietre e bruciati dal sole, accorrevano ovunque, confortando, assistendo, amministrando i sa– cramenti » 45 • Dopo il 1860 l'epidemia ricompariva nelle zone interne di Pernambuco, attaccando in modo particolare Cruangi, Caruaru e Vitoria. Qui furono i pp. Egidio da Garessio, Sebastiano da :.v.Ielia e Ercolano da Pompei 46 che accorsero dalla Penha a prestare il loro aiuto: « Partirono premurosi - scrive il Guennes da Silva Mello - per recare il conforto spirituale a queste afflitte creature che, pur straziate da crudeli dolori, ancora mantenevano la fede nei loro cuori vicini ad arrestarsi nel gelo della morte »' 17 • P. Egidio si stabilì nella comarca di Caruaru. 48 ; Ercolano in quella di Cruangi, raggiunto in seguito anche da p. Egidio 10 , e p. Sebastiano, che era prefetto in atto, in Vitoria. Quest'ultimo, fortemente indebolito dagli strapazzi sostenuti, fu poi attaccato, come si è già detto, da emotisi ; s'incamminò allora, sfinito ma sereno, verso l'ospizio della Penha, dove l'attendeva la morte 50 • Poco dopo la metà dello stesso decennio, e cioè nel 1867, il vaiolo si manifestava in modo violento nel Mato Grosso abbattendo, nella sola capitale, quasi la metà della popolazione. Grande fu qui lo spirito di abnegazione di p. Antonio da Molinetto che già da molti anni lavorava nel Mato Grosso e che in Cuiaba venne come a trovarsi nel mezzo del flagello. Nella relazione che egli mandava in quell'anno al commissario generale, faceva della si– tuazione il seguente quadro : 44 Gf. R. GALANTI, Gomtpendio de historia do Brasil IV, 481. Da Rio esso di– lagò per la provincia attingendo, fra le altre località anche l'aldea da Pedra (S. José da Leonissa) lungo il fiume Paraiba, dove lavorava p. Florido da Città di Castello; si veda ciò che, in data 29 marzo 1856, egli scriveva al commissario generale: p, 349; ACRJ, F, 3, II, 12. 15 Cf. Luis da CAMARA CASCUDO, 0s ca;puchinhos no Rio Grande do Norte, 9s. 46 Gf. ACP, VI 72, I-V (blocco di lettere contenenti richieste di presidenti, « avisos » ecc., databili tra il 1862 e il 1864 e riguardanti le località di Caruaru, Gruangi, Agua Preta, Serinhaem, Gameleira, Rio Formoso, Vitoria. • 7 Li,geiros traços, 110, 159s. 48 Cf. ACP, VI, 68: documento ufficiale con il quale il governo ringrazia il prefetto per l'opera prestata dal missionario. 19 Ib., VI, 72, in data 23 marzo 1863. 5 0 Si veda a p. 399,

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