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428 ALTRE ATTIVITÀ que, em Quebrangulo, deixa ficar urna das perolas do seu espirito privilegiado » 32 • Questa attività pacificatrice, atteggiata in molte forme e soli– tamente concludentesi in grandi processioni di penitenza che sug– gellavano il mutuo impegno di astenersi da atti di violenza, rimase tipica nel Nordeste come è suffragato da larga documentazione; ma essa non mancò neppure in altre province dell'Impero. Già abbiam detto del Mar a n ha o dove, oltre gli sforzi compiuti dai missio– nari tra il 1841 e il 1851, si segnalano missioni di pace anche in seguito, tra l'intensificarsi dei prodromi rivoluzionari che, sfortu– natamente, maturarono la nuova crisi del 1875, polarizzatasi an– cora nella zona dell'Itapicurù e di cui gli elementi massonici del governo diedero colpa ai cattolici 33 • Nel Pi a u i i missionari, e soprattutto p. Doroteo da Dronero, con larga predicazione contribuirono a tenere calmo il popolo du– rante il trasferimento della capitale da Oeiras a Teresina nel 1852 34 ; anche in altre occasioni i missionari apparvero in veste di pacificatori in questa terra che era confinante con il Maranhao e spesso risentiva l'opera degli elementi perturbatori che agivano dalla vicina Caxias. Nel Par à, fra l'altro, va ricordata la missione di p. Carmelo da Mazzarino tra i Mocambos del Rio Trombetas (1.867), missione che, se pur risoltasi negativamente per l'ostinazione degli ex schia– vi neri ribellatisi e l'irriducibile atteggiamento del governo, rimane una prova del coraggio e dello spirito di abnegazione del mis– sionario. « P. Carmelo - scrive Ernesto Cruz rievocando l'episodio più saliente di questa missione - dopo aver superato una serie di tre– mendi ostacoli, alla fine si mise in contatto con i negri del 'mocam– bo'. I missionari non conoscono la paura; più forte di essa è la fede che li guida nella conversione delle anime. · E il cappuccino, all'ora fissata [mezzanotte], stava solo nel luogo stabilito. Inaspettatamente si vide circondato. Tredici robusti negri, armati sino ai denti di fucili e di pugnali, si avvicinarono al religioso nel cuore della foresta, resa ancor più cupa dalla notte. P. Carmelo andò loro incontro, serenamente, abbracciandoli uno a uno e otte– nendo che si mettessero a sedere per ascoltarlo. E i negri, che erano il terrore della foresta e che attaccavano con valore e gagliardia le forze del governo, obbedirono ::tl missiona– rio senza alcuna riluttanza. Dopo 15 giorni di contatto diuturno con 32 Ib., 49. Si veda, ib., 50, riportato il documento elogiativo della camera mu– nicipale di Quebrangulo. 33 Cf. ACRJ, D: 1/I, 6-8; C: 3/III, 18-23. Si vedano accenni in F. G0NDURU PACHECO, Vidn de D. Luis de Brito I, 106ss. 34 Sul trasferimento della capitale da Oeiras alla Vila Nova do Poti, che prese poi il nome di Teresina, si veda Joaquim CHAVES, Teresinn. Subsidios parn a hist6rin do Pinui, 17-23. Sull'opera di p. Doroteo da Dronero, documentata anche da Elias Martins (Frei Sernfìm de Cntnnia, 19), si veda in ACP, VI, 3; ACRJ, G: 1/I, 8.
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