BCCCAP00000000000000000000920
426 ALTRE ATTIVITÀ Divinava, faceva miracoli. Questi consistevano soprattutto in mira– coli di persuasione e di pazienza. Frate mendicante, solo ricco dei suoi sandali e del suo bordone di pellegrino, non avendo neppure con che mutarsi la tonaca, vinse e disarmò il più forte, superbo e malvagio di tutti i signorotti di quel tempo, il brigadiere André de Albuquerque Maranhao Arcoverde, e inoltre il signore di Cunhau, il brigadier Dendè la cui sinistra fama, come una tempesta equi– noziale, spopolava le regioni. P. Serafino se lo vide in ginocchio ai piedi, convertito. E Dendè congedò i suoi uomini armati, disperse l'harem, riconobbe i figli, fece testamento. Nel processo di Alessandro José Barbosa, assassino di Anna Marcellina Clara, ad Hamburguesa nel 1845, in una delle deposi– zioni l'uccisore informava che sua moglie Josefa Maria da Concei– çao lo consigliava a non commettere il delitto perché « il santo padre Serafino stava per arrivare e poteva facilmente indovinare chi ne fosse l'autore». Tale il potere impressionante che il missionario cap– puccino esercitava sulle anime e sui corpi » 26 • Già abbiamo visto la lunga, assidua, straordinaria opera di pacificazione svolta da p. Gaetano da Messina senior in diverse cir– costanze come durante la « revoluçao praieira » (1848) e la cosid– detta « Guerra dos Maribondos », scoppiata nel 1852 e seguita da lunghi strascichi2 7 ; ma accanto a lui, se pur non della sua statura, troviamo altri missionari, come il p. Fedele da Fognano, p. Gaetano da Messina junior e p. Clemente da Leonessa. Del primo il Guennes da Silva Mello così descrive l'opera pacificatrice prestata in Ca– ruaru nel 1868 : « Por esse tempo os horisontes politicos, por causas que aqui nao investigaremos, se nublavam na comarca de Caruaru, e ja urna reu– niao armada tinha tido lugar na freguezia Quipapa. Entao o illustra– do Barao de Villa-Bella, a cujo cargo estava a administraçao desta provincia 28 , conscio de que nas verdades da religiao descansam o bem estar e a tranquillidade das sociedades, volveu suas vistas per– spicazes para o Hospicio da Penha, onde o coraçao lhe apontava o poder moral bastante para serenar a tempestade que ameaçava per– turbar a tranquilidade geral. E o reclamo nao foi infructifero: achou acolhimento favoravel nos coraç5es bondosos dos missionarios da fé. Fr. Fidelis Maria de Fognano para la seguiu, afim dè provar mais urna vez a força ingente do sacerdocio christao. No dia 24 de fevereiro abriu elle no povoado de S. Bento a santa missao, que durou até 7 de março. O exito foi surprehendedor: corno sempre, ainda mais urna vez a fé ostentou todo o seu poderio, e pode-se ver a palavra do missionario arrancar as armas das maos dos insur– gentes, e fazel-os seguir contritos e humilhados para o confissiona– rio a purificar-se no alcaçar santificado da penitencia » 29 • 26 Cf. Luis da CAMARA CAscuoo, Os capiwhinhos no Rio Grande do Norte, 10s. 27 Si veda a p. 392. Sull'opera di p. Gaetano durante la rivoluzione dei Ma– ribondos scrisse un importante articolo Mario MELLO, Giierra dos Maribondos, in Diario de Pernambuco, 10 :febbraio 1938. 28 S,i tratta della provincia di Pernambuco. 29 Cf. J. GUENNES DA SILVA ~/[ELLO, Ligeiros traços, 143s.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz