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424 ALTRE ATTIVITÀ della capacità di 136 milioni di metri cubi, e appare in veste di commissario plenipotenziario del governo 16 ; ma anche altri missio– nari prestarono volenterosamente la loro opera, sia pure in forma più modesta, assistendo le popolazioni nel loro tragico esodo senza speranza 17 • 2. - PACIFICATORI DURANTE RIVOLUZIONI Il governo imperiale e i presidenti delle singole province, conoscendo la popolarità del missionario e il suo ascendente sulle folle, se ne avvalevano largamente per sedare moti di rivoltosi od anche vere e proprie rivoluzioni comprendendo che, in molti casi, aveva più valore la parola calda e suadente di lui che non la forza delle armi1 8 • Ciò avvenne in molti frangenti e specialmente nelle province del Nordeste, come abbiamo più sopra veduto 19 • Ma questa attività pacificatrice sporadicamente s'esercitò anche in altre re– gioni e cronologicamente si estende al di là del periodo studiato, iniziandosi già nel 1841 in varie province del nord e oltrepassando la stessa proclamazione della Repubblica (1889) con l'attingere la cosidetta « Guerra de Canudos », combattuta sul territorio ba– hiano e divenuta cruciale dopo il 1894 20 • Molti furono i missionari che si resero celebri in questo ser– vizio civico, sempre difficile per i disagi di viaggi e privazioni che domandava e, inoltre, pericoloso per l'esacerbata passione po– litica ovvero per l'irresponsabilità di capi fanatici che erano dei rivoluzionari di professione. Già sappiamo dell'opera compiuta da p. Placido da Messina tra la fine del 1841 e il 1842 nelle province nordestine di Pernambuco, Alagoas e altre confinanti 21 ; ma con– temporaneamente a tale missione, altra era svolta nel Maranhao dai pp. Doroteo da Dronero e Piermaria da Bra che contribuivano a pacificare i ribelli annidatisi sulle rive dell'Itapicuru, in Caxias e altri centri dell'interno maragnense. Questi tenaci rivoltosi, già legati alla cosidetta « Revoluçao do Balaio » scoppiata in Vila da Manga nel 1839 22 , tenevano la regione in uno stato d'insicurezza sobillando le semplici popolazioni dell'interno e dando luogo a fatti dtsangue ora in una località.ora nell'altra. L'opera di pacificazione, 16 Cf. TIMOTEO (ZANI) DA BRESCIA, Alto Brasile, 202. 17 Cf. ACP, Caderneta 7; VII, 68. 18 Cf. AGP, VI, 86; J. GUENNES DA SILVA MELLO, Ligeiros traços, 71, 143. 10 Si veda a p, 38Gss. 20 Si veda l'accenno dedicato alla missione dei pp. Gianevangelista e Gaetano da S. Leo a p. 364, n. 69. Per dati sulla guerra si veda R. GALANTI, Compendio de historia do Brasil V, 234ss; MODESTO REZENDE DE TAUBATÉ-FIDELIS MOTTA DE PRIMERIO, Os missionarios capuchinhos no Brasil, 455s. 21 S-i veda a p. 386ss. 22 Cì. Cezar Augusto MARQUES, Diccionario historico e geographico, 124, dove son descritte le ripercussioni che la rivoluzione ebbe su Caxias. Sulla rivolta dei Balaios si veda R. GALANTI, Compendio de historia do Brasil IV, 408-423; e sull'opera dei missionari cappuccini, FIDELIS DE PRIMERIO, Capiwhinhos, p. 329; J. GUENNES DA SILVA MELLO, Ligeiros traços, 180. Si veda anche il giudizio del vescovo di S. Luis do Maranhao, riportato nel doc. 40, App. II, 495,
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