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420 ALTRE ATTIVITÀ Nelle province del Nordeste, compreso il Maranhao, l'opera in sordina dei missionari contro la massoneria sboccò alla fine, dopo la presa di posizione del vescovo di Pernambuco, mons. Vidal Gon– çalves de Oliveira, cappuccino 38 , nel fermo e aperto atteggiamen– to di p. Antonino da Reschio, Fedele da Fognano, Cassiano da Co– macchio e di altri missionari che, nella loro lotta antimassonica, si rivolsero non solo al popolo ma, con articoli e pubblicazioni di tono più elevato, cercarono di combatterne la nefasta influenza anche nelle classi colte 39 • Lo stesso metodo, nei riguardi del protestantesimo, fu usato anche dai pp. Celestino da Pedavoli nel Nordeste e Gaetano da Troina in Rio Grande do Sul, ambedue notevoli polemisti che non soltanto cercarono d'immunizzare il popolo contro le varie sette protestanti, ma con buona preparazione scesero direttamente in lizza con gli esponenti novatori, sia nordamericani che europei 40 . Accenneremo infine a p. Savino da Rimini ·per il Goias, dove il missionario ebbe più volte a maneggiar la penna contro attacchi positivistici e massonici; e a p. Pelino da Castrovalva, impavido nell'affrontare i re gato es insidianti la sua missione indigena sul Tapaj6s, ma non meno pronto a ribattere su giornali le scalmana– ture massoniche di circoli pseudoscientifici della capitale pa– raense41. IL APOSTOLATO SOCIALE 1. - COLONIE O CENTRI DI SOCCORSO E' necessario mettere in evidenza anche altre forme d'apo– stolato, sempre connesse con l'assistenza ai fedeli ma colorate da un più accentuato umanitarismo sociale, in quanto rivolte al po– polo in particolari circostanze di pubbliche calamità, come ca– restie prodotte dalla siccità, morbi epidemici, guerre, rivoluzioni, e simili. Generalmente, in tali circostanze, al ministero stretta– mente spirituale si accompagnava quello umanitario (e meglio diremmo evangelico), specialmente a favore delle popolazioni del se r tao, sempre in lotta con le difficoltà d'ambiente e spesso 38 Ciò avvenne mediante la Carta Pastoral premunindo os seus diocesanos con– tra as ciladas e mnchinaçiies dei Maçonnria (2 febbr. 1873) e, dopo la sua liberazione dal carcere e ritorno a Pernambuco, l'atro celebre documento: A Maçonarin e os Jesuitas, instnwçiio pnstoral aos seus Diocesanos, 28 marzo 1875. Si veda in Antonio Manoel dos REIS, O bispo de Olincln D. Frei Vitnl Maria Gonçalves cle Oliveira pe– rante a historia, Rio de Janeiro 1878, pp. 400-424, 566-705. Altre sue opere sono in– dicate in App. I, p. 450. 39 Si veda la documentazione conservata in ACP, II, 85ss; III, 68ss; VI, 83ss. 4 o Si Yeda, ad esempio, CELESTINO DE PEDAVOLI, 0.F.M.Cap., Mais um triumpho clo Catholicismo sobre o Protestnntismo, Pernambuco 1898 (pp. 204). L'attività· let– teraria di questi due missionari meriterebbe uno studio particolare. 41 Cf. P: 1/I, 8; S: 1/I, 12-14.
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