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416 ALTRE ATTIVITÀ Testimonianze svariate si hanno a riguardo dell'ospizio di Sergipe, di S. Luis do Niaranhao e di altri1 5 ; ma per addurre la parola di uno studioso, ecco le conclusioni a cui poté arrivare Gre– gorio de S. Marino nel suo recente studio sopra l'attività missio– naria dei cappuccini in Bahia. In base a lunghe e pazienti ricer– che e confronti egli poté anzitutto stabilire che « la chiesa della Pietà fu nel passato la più frequentata di Bahia e ancor oggi gode di grandi preferenze tra il popolo bahiano » 16 • Enucleando poi i diversi fattori che concorsero a formare tale primato, egli fissa tra l'altro: la frequente predicazione tenuta regolarmente nei giorni di domenica e di festa e, quotidianamente, in alcuni periodi dell'anno con i numerosi tridui, novene, mese di maggio, ritiri pasquali e missioni al popolo, le molte messe festive e feriali, la costante amministrazione dei sacramenti a qualsiasi ora del gior– no17, lo splendore del culto e delle funzioni, il catechismo ai pic– coli e ai grandi, la cosiddetta « bènçao da cabeza » o benedizione del capo impartita in tutti ì sabati dell'anno e specialmente il primo sabato di ogni mese, caratteristica della chiesa della Pietà e corrispondente a quella introdotta nella chiesa di s. Sebastiano a Rio de Janeiro per ogni primo venerdì del mese, pure con lar– ghissimo concorso di fedeli18, la diligenza nell'accorrere al letto dei moribondi in qualsiasi punto della città per l'amministrazione dei sacramenti, uso che d'altronde veniva praticato in tutte le lo– calità in cui sorgeva un ospizio. Un apporto non indifferente al movimento religioso era inol– tre dato dalle confraternite o i r manda de s canonicamente eret– te nella chiesa della Pietà e di cui le principali erano: l'arcicon– fraternita della « SS. Imaculada Virgem da Boa Esperança », le confraternite di « Nossa Senhora do Sagrado Coraçao de Jesus e das vitimas do mesmo Sagrado Coraçao », del « Sagrado Cora– çao Eucaristico de J esus », di « Sao J osé da Boa Morte », di « Nossa Senhora do Rosario», e altre minori e, infine, il Terz'Ordine Fran– cescano, coltivato con particolare cura e fiorentissimo sia nella città, dove gli ascritti assommavano a molte centinaia, come an– che nell'interno della provincia dove erano state fondate numerose congregazioni: tipiche quelle di Feira de S. Anna e di S. Amarou. exclue a desapprovaçao de um ou outro incidente acontecido em missoes no interior da Diocese, mas, felismente, isto mesmo em assuntos que nao prejudicam nem os creditos, nem o zelo, nem a reta intençao dos Missionarios residentes na Diocese de Olinda». Cf. ACRJ, N: 1 (31 agosto 1889, Annexo). 15 Cf. ACRJ, O: 3/III, 8; D: 1/I, 11. 16 Cf. GREGORIO DE S. MARINO, 0s capuch-inhos na Bahia, in Anais IV, 547. Si veda anche quanto scrive [B. PEREIRA], Os reli,qiosos capuchinhos da Bahia, 24. 17 Questo particolare va messo in relazione a quanto si è detto sopra alla no– ta 10 a proposito delle chiese in Brasile. 18 Ciò risale, a quanto sembra, sino ai primi tempi in cui i cappuccini si sta– bilirono sul Morra do Castelo (1842), e si continua anche al presente. 10 Cf. GREGORIO DE S. MARINO, Os capuch·inhos na Bahia, in Anais IV, 546- 553. Un numero altrettanto cospicuo di irrnandades si segnala anche nelle chiese degli altri ospizi. Cf. GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, No tizie storiche, 18s.

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