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410 MISSIONI « AMBULANTI » 6. - LE « MISSIONI AMBULANTI» NELLA PAROLA DI UN BRASILIANO Lo scrittore Luis da Càmara Cascudo, che è tra i maggiori studiosi del folklore brasiliano e della storia nordestina 101 , dedica all'apostolato popolare dei missionari cappuccini nel Brasile al– cune pagine che meritano di esser riportate perché fissano taluni elementi di metodo e, in pari tempo, colgono l'impressione desta– ta nelle folle « sertanejas » dalle parole del missionario. Egli si riferisce in particolare all'apostolato nordestino svolto dai missio– nari della Penha; ma ciò che egli scrive vale in genere per tutta la predicazione popolare cappuccina attuata, nella sua forma più caratteristica, attraverso le cosiddette « missioni ambulanti» o « volanti ». Predicando alla popolazione del s erta o , ovviamen– te i missionari dovevano tener conto del suo limitato livello cultu– rale cercando di assecondarne la psicologia propria e, in genere, contando su quegli elementi esterni che contribuivano a rendere fruttuoso il loro ministero : cose tutte che non sfuggono al Cà– mara Cascudo, come non sfugge tutta l'altra opera esterna at– tuata dal missionario ambulante in favore delle popolazioni. Scri– ve egli: « Costruendo chiese e cimiteri, aprendo strade e piantando cruzeiros 108 , i cappuccini insegnavano il catechismo, il semplice, lo– gico, indispensabile catechismo, divulgando in pari tempo schiette preghiere e canti corali, di ampia e stupenda efficacia psicologica, intuendo profondamente il valore del canto collettivo come legame di solidarietà umana. I cappuccini diedero al sertéio i « benditos » 109 , cantati all'unisono da uomini e donne prima e dopo la predica. Que– sta tradizione, che un'idiot.a paura di apparir ridicoli va facendo scomparire dalle nostre chiese, è uno dei maggiori doni. L'uomo pregò sempre col canto, e, nel canto, si disnodarono i salmi, le sup– pliche e i cantici d'allegria attraverso i quali ben alto salirono i cuori umani di Davide e di Salomone. I cappuccini facevano cantare. Oggi ancora i vecchi sertanejos rievocano lo spettacolo indicibile di quel coro da tragedia greca, informe e poderoso, aspro, rude, terribile, ma grandioso d'eloquen– za, profondo di sincerità, indimenticabile per la fede intrepida. Nella piazza dei piccoli villaggi del sertéio la moltitudine si comprimeva e da quella folla, libera dal male per la parola infocata del missio– nario, saliva ai cieli stellati e azzurri il clamore di quella immensa voce, ondeggiante e possente, come un inno di guerrieri che ave– vano vinto, con le armi della penitenza e della preghiera, l'eterno 107 Gf. Luis da CAMARA CASCUDO, Dicionario do Folclore brasileìro, Rio de Ja– neiro 1954; Idem, Hist6ria do Rio Grande do Norte, Rio de Janeiro 1955. 108 Sul significato di cruzeiro si veda a p. 240, n. 34. , 1 109 E cioè i canti religiosi popolari dal contenuto svariatissimo e iniziantisi col termine « bendito ». Si veda a p.117, n. 6.

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