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PR:EFETTURA DI P:ERNAM13UCO 401 sioni in Brejo, Nossa Senhora d'O, Cimbres e, lungo le rive del. fiume Pajeu, in tutte le località che incontra sino alla cosiddetta Serra Talhada. Nel 1866 un altro viaggio apostolico lo porta in Caumbi, Flores, Vila Bela, Ponta de Pedras, Vertentes, Brejo dos Fagundes, Bonito; di qui punta nuovamente sul Ceara, toccando fra l'altro l'importante centro di Quixeramobim. Ovunque l'infaticabile mis– sionario dispensa la parola di Dio, ovunque raccoglie frutti spiri– tuali ed attua opere in beneficio delle popolazioni che già lo cono– scono per fama e talvolta, dopo anni, lo rivedono tornare col suo bordone di pellegrino, ormai invecchiato dalle fatiche e dall'età, ma sempre affabile e paterno, sempre instancabile nel lavoro 61 • L'ultimo periodo della sua attività apostolica ( 18'7 4-1886), già libero dal governo della prefettura, lo trascorse nel Piaui con punto d'appoggio in Teresina. E' qui dove attua la sua ultima grande opera che può esser ritenuta come il canto del cigno di questo infaticabile missionario tutto dedito al bene spirituale e materiale delle popolazioni nordestine, e cioè la magnifica chiesa di « S. Benedetto Negro » 62 • La costruzione di questa chiesa durò vari anni sia per la sua imponenza architettonica, come per le varie calamità che vennero nel frattempo ad abbattersi sulla regione piauiense. P. Serafino, dopo aver raccolto .i fondi necessari, diresse i lavori e, nonostante la sua età e gli acciacchi conseguenti, fu visto lavorare manualmente più d'una volta; spesso però teneva missioni nell'interno della provincia anche per indurre i fedeli a contribuire con il loro obolo alla realizzazione del grande mo– numento. Nel 1875, scoppiato nella città di Teresina e zone circon– vicine il vaiolo, il missionario interruppe i lavori e si dedicò ad assistere i colpiti dal morbo: « In questa triste situazione fatta di pianti e di paure - scrive Elias Martins ~ la figura di p. Serafino s'impone per la sua gran– dezza morale e la sua calma di uomo superiore nei momenti decisivi dell'esistenza. Il suo composto atteggiamento che infondeva fiducia nel mezzo della tormenta e recava al gregge scompigliato dei fedeli parole di conforto e di speranza, lo rese veramente amato e ammi– rato. Mai si ritirò dalla porta del vaioloso e per giornate e mesi, di giorno e di notte, recò ai poveri relitti umani la pace del su– premo conforto » 63 • Ol J. GUENNES DA SrLVA MELLO, Ligeiros traços, 116-140. Il vescovo di Pernam– buco, D. Joaquim. Francisco de Farias, in data 28 settembre 1864, ringraziando p. Se– rafino per la risposta affermativa circa una missione in Passo do Camaragibe, scri– veva: « Silo tao relevantes e tao notorios os serviços que prestam os Missionarios Capuchinhos por toda a parte por onde passam evangelizando os povos e fazendo florescer a religiao e a virtude, que nao posso deixar de regosijar-me com a grata no– ticia desta nova Missao ». Cf. AGP, III, 60. 62 Cf. Elias MARTINS, Frei Serafim de Catania, 14ss. Il missionario giungeva in Teresina, per dar inizio alla sua opera, il 10 maggio 1874. Cf. ACP, Avulsos, Cardeneta 5 (F'rei Serafim de Catania). 63 Elias MARTINS, F'rei Serafim de Catania, 15. 26. - Attività missionaria.
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