BCCCAP00000000000000000000920

PREFETTURA DI PERNAMBUCO 393 Una documentazione precisa dell'opera di p. Gaetano, dopo il sussulto prodotto dai « Praieros », incomincia nel 1850 con la grande missione aperta in Olinda il 6 ottobre; se dobbiamo crede– re a vari autori37, il primo giorno della missione, organizzata per impetrare la pioggia durante una delle solite siccità nordestine 38 scaturirono tre sorgenti di acqua dolce presso il monastero di S. Bento, a poca distanza dal mare; questo fatto, casuale o mi– racoloso, diede alla missione un entusiasmo particolare e pro– dusse i frutti più consolanti. P. Gaetano innalzò sul luogo delle sorgenti una grande croce e fece poi costruire una vasta cisterna che raccogliesse le acque: « monumento duraturo - scrive il Guen- . nes da Silva Mello - per attestare il favor del cielo e refrigerio agli abitanti che avevano accolto con fede la parola di Dio». Du– rante questa stessa missione p. Gaetano indusse il popolo alla re– staurazione del convento del Carmine in rovina, stabilendo a que– sto scopo una commissione. La missione di Olinda diede il via a una di quelle battute apo– stoliche che costituiranno ormai altrettanti episodi nella vita di p. Gaetano; così ad essa seguì quella di Beberibe, coronata dalla istituzione del mese di maggio e della confraternita dell'Addo– lorata39; d'Iguarassu, dove prese a cuore il collegio locale, piccolo e ormai cadente, e vi apportava notevoli migliorie; di Goiana dove, pacificando gli animi divisi da antichi rancori, restaurava la chiesa e il convento di Nossa Senhora da Soledade, chiamato per le sue tristi condizioni « la casa della fame» : p. Gaetano istituì una col– letta mensile per le povere suore e, a ricordo dei frutti di bene prodotti dalla missione, piantò un imponente c r u z e i r o di pietra. Altre opere, a coronamento delle missioni, compì tra il 1851 e il 1852 in Pau Dalho, Tacunhaem, Lagoa do Carro, Limoeiro, Bom Jardim, Nazaré, Palmas, e altrove; i fedeli che accorrevano a migliaia per udire la sua parola, quasi in segno di penitenza ed anche perché non passassero il tempo nell'ozio, erano da lui in– quadrati e impiegati in restauri o costruzione di chiese e cimiteri, apertura di strade, opere d'irrigazione o canalizzazione d'acque, genero. Mereceu por estes e outros relevantes serviços os melhores elogios das aucto– ridades civis e ecclesiasticas ». Cf. ACP, II/82, 47s. 37 Cf. J. GUENNES DA SILVA MELLO, Ligeiros traços, 93; E.L. BOURROUL, Frev Caeta,no de Messina, 9s; S. VIEIRA, O missionario _gigante, 15. 38 Il Nordeste brasiliano va periodicamente soggetto a queste grandi siccità così da esser chiamato, nella letteratura corrente riguardante la regione, il « poligono das secas ». Per un sommario elenco di queste siccità che talvolta assurgono a « calamità nazionali » si veda il ms. dal titolo: J Cappuccini Lombardi in Fortaleza, conservato in AGMù, H 67, Not.hist., 4, dove l'autore indica, fra gli altri, gli anni 1714, 1723, 1727, 1777, 1778, 1790, 1893, 1824, 1825, 1844-45, 1850, 1877-79, 1888, 1897-98, 1900, 1902. 30 II Bourroul scrive a riguardo dell'apostolato mariano dei missionari: « Il culto alla Vergine Maria fu costantemente oggetto di particolare cura da parte dei missionari cappuccini; si può dire che furono essi a introdurre nel Brasile, fra l'altro, la edificante e consolatrice devozione del Mese di Maggio, oggi [1879] dif– fusa in tutto questo Impero». Frei Gaetano de Messina, 10, n.2.

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz