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382 MISSIONI << AMBULANTI » memore riconoscenza quasi consacrare il giorno della morte del missionario, ottenne dalla S. Sede l'indulgenza plenaria per tutti coloro che si comunicassero nel santuario di Caraça in data 11 gennaio 63 . 5. - MATO GROSSO, GOIAS E ALTRE REGIONI L'apostolato popolare o «ambulante» della prefettura di Rio, di cui segnaliamo qui, ovviamente, solo qualche esponente più si– gnificativo, si estese anche ad altre regioni con la stessa larghezza che siamo venuti esponendo a riguardo di S. Paulo e r✓.Iinas Gerais. Nomi di missionari emergono dalla documentazione superstite, ge– neralmente non fissi a un luogo ma spostantisi da provincia a pro– vincia, mossi da un loro particolare entusiasmo, vivi di una propria luce interiore. Così p. Francesco Angelo da Taggia, giunto al Brasile nel 1842, andò percorrendo come missionario ambulante le province di Goias e Minas, ricco di quella « luce ed esperienza» che il santo vescovo di Mariana, D. Antonio Ferreira Viçoso, gli riconosceva allorché, nel 1845, lo nominava « parroco, confessore e direttore» del Recolhimento di Macaubas 84 • P. Amedeo da Chiavari, prima della sua lunga esperienza in Bahia, trascorse quasi un decennio nella prefettura di Rio mostrandosi instancabile nel ministero am– bulante65. P. Giuseppe da Caltanissetta, aggregato alla missione di Rio nel 1856, diede missioni « in varie località del Brasile per lo spazio di 27 anni», rivelandosi « sempre operoso, zelante ed esem– plare » 66 . P. Clemente da Genova (1846-1865), fallito il suo tenta– tivo di catechesi indiana nel Goias, dedicò le sue energie al mini– stero ambulante percorrendo a sua volta Minas Gerais, S. Paulo e infine Pernambuco: circostanze diverse lo fecero apparire come un ribelle 67 , ma dalla sua corrispondenza si rivela zelante, saggio e attaccatissimo all'Ordine, oltre che alìa propria vocazione di missionario 68 . 63 Ib., 189. Di p. Luigi da Ravenna si veda un'ampia e interessante lettera (Ser– ra da Piedade, 21 settembre 1861) in AGMC, H 86, Comm. Gen. Brasiliae (Rio de Janeiro), B, 10. 64 Cf. Joaquim Silverio de SouzA, Sitios e personagens, 394. P. Francesco fu missionario in Brasile dal 1842 al 1851., avendo dovuto rimpatriare a motivo di malattia. 65 Questo missionario, giunto a Rio nel 1837, fu nel 1846 trasferito a Bahia dove lavorò nella catechesi indiana e come missionario ambulante e dove tenne per alcuni anni il governo della prefettura. Morì a Bahia il 19 marzo 1869 a 73 anni di età e in concetto di santo missionario. Cf. Libro Mastro, ACB, Fonti mss. 1/I, 111. Di p. Amedeo si conservano alcune lettere (7) in ACRJ, A: 5/V, 1-7. 66 Cf. GIUSEPPE DA CASTR0GIOVANNI, Notizie storiche, 103. L'autore termina il breve profilo di lui in questi termini: « Morì pieno di meriti e logoro di fatiche nella nostra Missione di Rio de Janeiro, nella cui chiesa fu sepolto nell'ottobre del 1883 ». . 67 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 275s, (dove, in calce, l'autore ac– cenna tuttavia a fonti che modificano, almeno in parte, il profilo da lui dato sul missionario). Su questo ed altri missionari si veda quanto si è accennato sopra al– le note 33 e 54. 68 Cf. A(;RJ, C: 3/III, 13-17. A Fidelis de Primerio sfuggì evidentemente la

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