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PREFETTURA DI RIO DE JANEIRO 379 vuto con somma devozione i sacramenti, la massoneria di Uberaba non mancò di attaccarne la memoria con un miserabile articolo pub– blicato sul Noticiador de Minas; ma qui riporteremo ciò che uno dei maggiorenti di Uberaba, Antònio Borges Sampaio, scriveva al commissario generale in data 6 novembre 1871, dopo che quest'ul– timo era rimasto profondamente impressionato dall'articolo suc– citato. Scrive testualmente il Sampaio: « Antes de concluir devo expor, que nao vimos aqui o « Noti– ciador de Minas » que V. Rma. diz ter derramado urna taça de veneno sobre a memoria de Frei Eugenio. Porém, digao ou escrevao o que quizerao os nimigos da religiao, a memoria de Frei Eugenio nao se manchara j.amais. Alma nobre, verdadeiramente christa, pie– dosa, caritativa, cheia de paciencia e de resignaçao, isempta de paix5es mundanas, de perfeita abnegaçao, do sem bem estar indi– vidua!, tudo a par de huma honestidade exemplar: - eis o que se dir.i sempre do finado Frei Eugenio com verdade evangelica, para gloria da Ordem dos Capuchinhos a que pertencia, e illustraçaò da historia dos var5es justos. Descancemos, Rmo. Snr., que a Provi– dencia Divina fara justiça inteira » 55 • In realtà, morti o ricredutisi i detrattori, il merito di p. Eu– genio apparve nella sua piena luce non soltanto spirituale ma anche umana e civile; Uberaba nel 1880, a titolo di riconoscenza, gli dedicava una delle sue vie, mentre il ricordo di lui si perpetuava nella fantasia delle popolazioni « sertanejas », alle quali aveva predicato la parola di Dio con tanta dedizione e santo entusiasmo 50 • Lo stesso anno della morte di p. Eugenio scompariva in Minas Gerais un'altra :figura di missionario « sertanejo » che merita di essere qui segnalata: p. Lu i g i da Ravenna. Nonostante i suoi ventott'anni di missione 5 7, p. Luigi appare nella documenta– zione contemporanea quasi in penombra; e, certo, la sua attività esterna di missionario ambulante non può essere paragonata per estensione e risonanza a quella, ad esempio, di p. Francesco da Corigliano o di p. Eugenio da Genova ; ciò dipese dalla sua debole :fibra impari alle massacranti fatiche delle grandi missioni e poi alla lunga infermità che negli ultimi anni di vita lo tenne vincolato al santuario della Pietà sulla « Serra do Caraça ». Tuttavia, se pur conheço as penas anexas. Nunca cobrei do governo coisissima nenhuma. Nunca teve pençao, nunca pedi esmola, nunca preguei por dinheiro, nunca administrei sacramen– tos por dinheiro. Tenho pegado, e sigo a doutrina do Rmo. P. Fabiano: caza, meza, vestirlo hé o mais humilde possivel... ». C:f. ACRJ, E: 1/III. 16. - Queste accuse, lanciate da persone che avevano interesse a gettare il discredito sui missionari, toccarono non solo a p. Eugenio ma anche ad altri, come a p. Sigismondo da Tag– gia, Mattia da Genova, Paolino da Fognano; esse, naturalmente, preoccupavano il commissario generale che, date le enormi distanze, non poteva controllare de visu se rispondessero o meno a verità. 50 G:f. ACRJ, A: 1/V, 2. 50 Oltre alla bibliografia citata, si veda FRANCESCO ZAVERI0, l cappuccinì ge,– novesi I, 143s, 339; Revista do Arguivo Mineiro III, 695-734. 57 P. Luigi, della monastica provincia di Bologna, giunse in Brasile nel 1843 e poco dopo, appresa la lingua, era destinato alle missioni popolari in Minas Gerais, dove rimase sino alla morte (1871).

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