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376 MISSIONI « AMBULANTI » a, p. Francesco da Corig1iano e, nel settennio che rimase con lui, percorse il nord di S. Paulo, il sud e il centro di Minas dando missioni in centinaia di luoghi, rifacendo chiese e cimiteri e occu– pandosi, secondo una tradizione cara ai missionari, anche del bene materiale delle popolazioni evangelizzate con opere di pubblica utilità 4 6 • 46 E' :forse il caso di riassumere qui parte della corrispondenza indirizzata da p. Eugenio al commissario generale e relativa a questi anni; si tratta di 12 lettere, di varia ampiezza, conservate in ACRJ, E: 1/III, 1-12 e datate tra il 1849 e il 1855. - D. 1: S . .Sebastiao da Capitiiba, 5 maggio 1849. In compagnia di p. Francesco da Corigliano sta predicando missioni con grandi consensi e risultati: costruite o restaurate chiese e cappelle: il frutto, grazie a Dio, è veramente con– solante: i fedeli accorrono da distanze di decine di chilometri per ascoltare i mis– sionari. - D. 2: Capivary, 2 giiigno 184.9. I due missionari hanno predicato le mis– sioni in Capivary e partono ora per Vila da Consolaçao, dove rimarranno 20-25 giorni per una grande missione: frutti grandi otenuti in Capivary, « risveglio di fede», opere varie compiute. D. 3 (spostato): Itajiiba, 12 aprile 1849, « Abbenché ]'acque di quest'anno fossero straordinarie, con tutto non abbiamo cessato di dar le Sante Missioni, perché i popoli superavano tutti i pericoli e delle piene dell'acque, e delle pessime strade che l'immaginarle solo ci riempiono di spavento. Le strade di questi luoghi, quando piove, (fuori dei precipizi e dei fossi) sono ad un punto che gli animali e molte volte gli uomini vengono sepulti nel fango. Appena li pae– sani di questi boschi sentono la nostra voce, escono dalle loro povere capanne e si portano alla Chiesa e vien gente di 20, 26 e perfino di 36 anni di età, che non solo mai si confessarono, ma neanche udirono messa... Grazie al cielo le Sante Mis– sioni (nonostante lo sforzo dei libertini) producono il desiderato frutto». D. 4: fa,gar Alegre, 15 giiigno 1849. I due missionari partecipano al dolore del S. Padre Pio IX per i fatti di Roma: pregano e son certi che la religione si riaffermerà « più gloriosa e trionfante». « In quanto alla S. Missione, è inesplicabile, inesprimibile il bene che si compie: questi luoghi sono di grande pericolo per i molti assassini; si ammazza un uomo come una mosca: tuttavia noi siamo rispettati: la chiesa e la piazza sono sempre gremiti di gente e per le strade vi sono sentinelle a nostra protezione, diversamente non potremmo mai muoverci perché i fedeli non ci lasciano un istante tranquilli... Vien gente che da 30, 40 e 50 anni non si confessava e ora abbracciano con fervore la religione: abbiamo tolte inimicizie di molti anni... Be– nedetto sia Dio per le opere che compiamo a sua gloria». - D. 5: S. Gonçalo, 21 lu– glio 1850. I missionari hanno chiesto e ottenuto dal commissario generale libri, corone, oggetti di devozione, ecc.; dopo le missioni predicate in « S. Anna do Sapu– chay e in Campanha », si sono spostati in S. Gonçalo, dove stanno per concludere; seguiranno le missioni di Sumambahia, Cabo Verde e altrove. Grandissimi sono i frutti raccolti: « i popoli ci adorano, ci tributano un rispetto straordinario, tutti ci vogliono e credono perfettamente nella divina parola, così si eliminano concu– binati, inimicizie, ecc.»; piantati c r u z e i r o s, aperte strade, costruite o rifatte chiese, cappelle e cimiteri. - D. 6: Alfanas, 15 giugno 1851. Riunite più di 6.000 per– sone per la missione: grande gioia per la notizia comunicata dal commissario ge– nerale e cioè l'arrivo di 5 nuovi missionari: « c'è tanto bisogno di sacerdoti in questo Brasile!». D. 7: Villa dos Passos, 9 marzo 18.52. Missioni continuate in « Tacuhy, S. Sebastiao do Dornizo, Folgao e Villa dos Passos », « dove attualmente ci troviamo»: in seguito si recheranno nella parrocchia di N. S. das Dores da Boa Esperança: « grande necessità hanno questi popoli della parola di Dio e, sen– za :forse, di certo più dei selvaggi>>: s'incontrano fanciulli senza battesimo e tal– volta anche adulti: « noi ci sforziamo di trattar tutti bene, perché molte volte la colpa non è loro». - D. 8: Dores da Boa Esperança, 28 maggio 1852. « La missio– ne è stata benedetta da Dio ottenendo grandi frutti di conversioni, battesimi e matrimoni di concubini ecc. ecc.: abbiamo anche fatte varie opere... Di qui andre– mo a Tres Pontas, Campo Bello e in altri luoghi ». Tristi condizioni religiose della zona: « Vi sono luoghi senza prete da 25, 30 anni »: liberati 85 mulatti, « figli di ricche persone, che li tenevano in dura, come ingiusta schiavitù». - D. 9: Cidade de Uberaba, 6 gennaio 1858. P. Eugenio aspetta corrispondenza dal commissario ge– nerale: « essa nel mezzo delle apostoliche fatiche mi riempe di consolazione». Il fratello laico fra Arcangelo da Napoli, che è con lui, « per grazia di Dio ha ricupe-

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