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372 MISSIONI « AMBULANTI » bizione del vescovo, lo caricarono pubblicamente d'insulti e gli ruppero con sassi i vetri della canonica 28 • Nominato successiva– mente parroco di Sarapui, si diede tosto a ricostruire la chiesa matrice, lavoro che si protrasse per vari anni ma che alla fine riuscì una realizzazione capace, devota e artistica; egli continuò in Sarapui la sua attività missionaria per vari anni, non tra– scurando il ministero ambulante nel quale spesso s'accompagnava con i confratelli della viceprefettura 2 9. Già da tempo afflitto da forti dolori reumatici, nel 1870, vedendo aumentare i suoi ac– ciacchi, si raccolse nel monastero benedettino di Sorocaba, dove trascorse gli ultimi mesi di vita nel silenzio e in continua pre– ghiera, soffrendo pazientemente le sue infermità; morì il 30 mag– gio dello stesso anno con i segni della più perfetta rassegnazione e confidenza in Dio 30 • Tra gli altri missionari che dedicarono la loro attività ai fe– deli della viceprefettura di S. Paulo ricorderemo p. Mattia da Ge– nova (1851-1873), parroco prima a Cabreuva nella provincia pau– lista e poi a Castro nel Parana, dove costruì la chiesa matrice e l'ospedale 3 1. A motivo di certi suoi atteggiamenti, determinati da reali difficoltà, egli è presentato da Fidelis de Primerio sotto luce poco benevola, sorte che è pure toccata ad altri missionari stu– diati dall'autore in modo superficiale 32 ; in realtà egli fu uomo zelante, stimato dal clero e dal popolo per la sua multiforme at– tività e il suo spirito apostolico 33 • 4. - MINAS GERAIS Questa vasta provincia del Brasile centrale, eretta pure in viceprefettura durante il secondo Impero, fu assiduamente per– corsa dai missionari ambulanti di Rio 34 ; meritano qui di essere segnalate alcune tipiche figure che, sia per il tempo che vi tra- 28 ACRJ, G: 1/III, 10: in data 3 marzo 1854. 29 Si vedano, in generale, le numerose lettere da lui scritte al commissario generale e conservate all'archivio di Rio: ACRJ, G: 1/III, 1-14. In esse molti sono gli accenni agli altri missionari che lavoravano nella viceprefettura di S. Paulo; in data 18 luglio 1859 egli comunicava al commissario che i 6 missionari erano così distribuiti: p. Girolamo da S. Colomba in Sarapui, dove stava costruendo la chiesa matrice; Ponziano da Montaldo in Paranapanema; Gaudenzio da Genova in Tibagi; Pacifico da Montefalco in S. Joào Batista; Timoteo da Castelnuovo tra gli indios dello Jatai; Mattia da Genova in Castro, dove stava costruendo la chiesa matrice. Jb., G: 1/III, 14. 30 P. Girolamo da S. Colomba apparteneva alla provmcia monastica delle Marche; il suo apostolato in Brasile si estese dal 1844 al 1870. 31 Cf. ACRJ, G, III, 14. 32 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 276s. 33 Si vedano le lettere da lui scritte al commissario generale in ACRJ, M: 2/I, 1-12; da esse risulta, fra l'altro, che fu uomo di grande carità e che volentieri si prestava ad aiutare i missionari confratelli anche, in molti casi, economicamen– te con intenzioni di messe e altre offerte. Cf. FRANCESCO ZAVERIO, I cappuccini ge– novesi, I, 175s, dove risulta che il missionario morì il 22 luglio 1873. 34 Si vedano i vari profili di missionari, appartenenti alla prefettura di Rio, dati da GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, Notizie storiche, 77ss.

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