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PREFETTURA DI RIO DE JANEIRO 371 te e di grande capacità, le. sue prediche commovevano i fedeli e molte volte strappavano loro lagrime di pentimento » 23 • Nel 1848 predicò, tra l'altro, in Cotia, Araçariguama, Parnaiba, S. Roque, Piracaia, Cachoeira, Atibaia e S. Izabel, riportando ovun– que frutti abbondanti; complessivamente nei nove anni di fati– che apostoliche diede oltre un centinaio di missioni, percorrendo da un capo all'altro la viceprefettura di S. Paulo. Stimato dal ve– scovo diocesano per la sua dottrina e il suo zelo, ebbe incarichi di fiducia come quello di visitatore diocesano, di consultore ed esaminatore sinodale; nel 1853 il vescovo gli affidò la riorganiz– zazione della parrocchia di Atibaia e successivamente quelle di Piracaia e S. Izabel; non rimase in queste parrocchie che pochi mesi, ma con la forza della sua parola e il prestigio acquistatosi con l'esempio di una vita austera, ottenne risultati insperati. P. Samuele, tipica figura di missionario ambulante, rimpatriò nel 1855; l'anno dopo, nella sua provincia, pubblicava un'Esposizione ascetico-morale della Regola Minoritana (Piacenza 1856, in-8°, pp. 683) che rivela in lui una solida preparazione teologica e una larga e precisa informazione del francescanesimo 24 • P. Girolamo da S. Colomba, definito dal commissario gene– rale, p. Fabiano da Scandiano, « ottimo e instancabile missionario nella provincia di S. Paulo » 25 , fu da prima compagno a p. Sa– muele nelle missioni predicate in Cotia, Araçariguama, Parnaiba e S. Roque; poi il vescovo lo incaricò di reggere successivamente le parrocchie di Vila de Parnaiba (1848-1854) e Sarapui (1854- 1870). Egli è il tipo del missionario-parroco che dedica le sue cure ai fedeli che gli sono affidati, ma che in pari tempo fa della parrocchia il trampolino di balzo per un instancabile apostolato « sertanejo ». Nell'aprile del 1849, scrivendo al commissario ge– nerale che i bisogni spirituali della zona erano «sterminati», chiedeva, tra le altre cose, due o tremila rosari da distribuire tra il popolo sia nelle « desobrigas », come nelle missioni ambulanti che - soggiungeva - « non dànno mai tregua a chi considera le , condizioni religiose della regione » 2 ". Egli creò varie confrater– nite e si fece propagatore del terz'ordine francescano 27 ; in pari tempo curò il decoro delle chiese apportando migliorie e restauri. Uomo mite e compassionevole, promosse opere d'assistenza per l'adolescenza abbandonata e per i poveri in genere, il che tuttavia non lo preservò da attacchi di malevoli. Un fattaccio, contro di lui, si verificò ai primi di marzo del 1854, quando alcuni individui esaltati, per il suo fermo contegno nel non voler am– mettere a padrini nel battesimo dei concubinari, stante la proi- 23 Cf. Antonio FERREIRA DE ALMEIDA, Historia do Municipio de Piracaia, S. Pau- Jo 1912: citato da FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 274. 24 Cf. FÈLICE DA MARETO, Missionari cappuccini della provincia parmense•, 54s 2 5 Cf. ACRJ, G: 1/III, 1. . 2 w ACRJ, G: 1/III, 3: in data 12 aprile 1849. 27 ACRJ, G: 1/III, 8: in data 18 ottobre 1853.

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