BCCCAP00000000000000000000920
368 MISSIONI « AMBULANTI » un apostolato diuturno e fecondo di frutti 9 ; succedendosi nel go– verno e mantenendo l'abituale residenza nella capitale, con le sagge direttive e l'esempio essi formarono la tradizione costante dell'attività missionaria destinata all'assistenza dei fedeli e, in– dubbiamente, ad essi si deve in buona parte il prestigio acqui– stato dalla missione sia tra il popolo, come tra le sfere governative ed ecclesiastiche. Accanto ad essi e vincolati in diverso modo all'ospizio di Rio si ha notizia di altri religiosi, distinti per virtù e sapere; così sulla so– glia del periodo troviamo p. Fedele da Montesano, il costruttore del- 1'ospizio di «lVIorro do Castelo» che svolse a Rio un fruttuoso apo– stolato di 13 anni (1840-1853), stimato dal governo e dal popolo 10 ; Luigi da Sonnino, destinato da prima alla lontana provincia del Piaui come missionario ambulante e poi dedicatosi in Rio all'assistenza dei colpiti dalla febbre gialla e dal vaiolo 11 ; p. Rainerio da Ovada, che passò in Rio alcuni anni prima d'intraprendere il suo multi– forme apostolato attraverso varie province del Brasile e special– mente in quella di Bahia, dove terminò i suoi giorni dopo 42 anni d'attività apostolica 12 ; p. Luigi da Piazza, da prima missionario catechista nel Para e poi per 35 anni nella residenza in Rio de Ja– neiro, che divenne il trampolino di balzo per le sue numerose mis– sioni nelle province limitrofe 13 • O risiedenti a Rio in modo stabile ovvero provenienti da esperienze apostoliche in altre province, questi ed altri missionari passano nell'ospizio della capitale un tempo più o meno lungo, curando il movimento religioso della chiesa di s. Sebastiano, assistendo infermi e confraternite e spar– gendosi nella città e provincia per il ministero della predicazione. In generale però la vita del missionario di Rio è tra le più movimentate perché, al determinarsi del bisogno, egli è il primo ad essere inviato nelle province più lontane, in viaggi apostolici che lo terranno impegnato per anni, passando da una regione al- 1' altra e tenendo innumerevoli corsi di missioni. P. Gregorio da Prato, dopo un biennio di cappellania nella guerra del Paraguay e alcuni anni d'insegnamento nel seminario di Assunci6n, per– corse le province del Parana, S. Paulo, lVIinas Gerais e Espirito Santo, mostrandosi un lavoratore infaticabile; fissata poi la sua rsidenza nell'ospizio di Rio, fu nominato direttore del terz'ordine francescano e inoltre gli venne affidata la direzione spirituale di alcuni monasteri, segnalandosi per la sua dottrina e prudenza, la sua carità verso i poveri per i quali mendicava soccorsi, e il 9 Si veda a p. 235ss. 10 P. Fedele da Montesano apparteneva alla provincia monastica di Palermo. Su di lui si veda GIUSEPPE DA CASTROGIOVANNI, Notizie storiche, 79s. 11 Apparteneva alla provincia degli Abruzzi. Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchi– nhos 257, 380. 12 Si veda a p. 305. 13 Su questo missionario si veda a p. 339; Ana/.0.F.M.Cap. 26(1910) 32s.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz