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354 MISSIONI « AMBULANTI » missione 10 • Al suo ritorno, dopo un periodo trascorso in Pernam– buco, riprese la direzione del « Recolhimento » sin che, già vecchio e affranto dalle fatiche, ottenne di ritirarsi nella sua provincia, dove moriva in Macerata nel 1864 11 • 2. - MISSIONARI DI RILIEVO Legati in qualche modo a Bahia ma con raggio d'azione che si estende anche ad altre province del Brasile, troviamo due missio– nari popolari che, della loro attività, riempiono quasi mezzo se– colo e cioè: p. Gaetano da Troina (1843-1890) e p. Paolo Antonio da Casanova (1844-1891). Il primo di essi era siciliano, della monastica provincia di Siracusa. Uomo fornito di notevoli doti intellettuali, fu pure scrit– tore e pittore, divulgando opuscoli di devozione e lasciando a Bahia e a Rio de Janeiro pregevoli dipinti 18 ; ma la sua caratteristica maggiore fu quella del missionario ambulante, compito nel quale mostrò di possedere ricchezza di dottrina e di fantasia, parola fa– cile e scelta e, sopratutto, uno zelo instancabile ed entusiastico. Giunto al Brasile sulla nave che portava donna Teresa Cristina, sposa di D. Pedro IP 9 , trascorse alcuni mesi nell'ospizio della Pietà, poi fu destinato a Sergipe; ma in seguito ritornava a Bahia e nel 1845 accompagnava una spedizione militare nella zona del fiume Mucuri, studiando un piano di catechesi tra le numerose tribù indiane per indurle a convivenza pacifica e laboriosa con i coloni2°. Egli risalì il fiume sino a S. Clara, poi dovette ritirarsi perché colpito dalle febbri; rimessosi in qualche modo, costruì la chiesa di S. Giovanni in Porto Alegre, sulla foce dello stesso fiume 21 • Frattanto aveva incominciato a tenere i primi corsi di mis– sioni in varie località, rivelandosi convincente parlatore e special– mente vero uomo apostolico; i superiori lo staccarono allora de– finitivamente dalla catechesi affidandogli il ministero popolare 22 , 10 Si veda a p. 228s. 17 Dopo il suo ritorno in Bahia, saltuariamente s'occupò nel dar missioni come a Rio das Contas, Macarajape, Cruz das Almas, Santana, Madre de Deus, Taparica, Valença, Camamu, Cairu, Santarem, e altrove, come del resto aveva già fatto sia nel Para-Amazzonia come in Pernambuco. Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 332. 18 Cf. GIUSEPPE DA C'ASTROGIOVANNI, Notizie storiche, 91. 19 Cf. Libro Mast,ro, ACB, Fonti mss. 1/I, 43. 2 ° Cf. Samuel TETTERO0, O municipio de Theophilo Ottoni, 10. Seguiamo qui l'autore citato avvertendo però che, circa la data e i risultati dell'opera cateche– tica di p. Gaetano, le opinioni sono discordi. Gregorio de S. Marino, ad esempio, scrive: « Em 1S44 catcquizou os indios ribeirinl10s do Mucuri, alcançando pacifica-los em poucos mais de um ano». Os capuchinhos na Bahia, in Anais, IV, 564. Secondo Fidelis de Primerio, dopo questa sua prima esperienza indiana, nel 1845 avrebbe avuto luogo la spedizione alla quale il missionario partecipò con incarico ufficiale. Si veda anche in Libro Mastro, ACB, Fonti mss. 1/I, 90; Antonio Ignacio d'AZEVED0, Falla... n'abertura da Ass.Prov., Bahia 1847, 12s (dove il presidente definisce i cap– puccini « esses verdadeiros civilizadores dos indigenas da America»). 21 Cf. FIDELIS DE PRIMERIO, Capuchinhos, 302. 22 Cf. ACRJ, C': 2/I, 2-3, rispettivamente l'obbedienza del prefetto p. Sa– muele da Lodi (24 giugno 1847) e pagella dei privilegi concessi al missionario dal• l'arcivescovo di Bahia (in data 13 gennaio 1848).
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