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PREFETTURA DI BAIUA 353 basso S. Francisco 8 • Ritornato a Bahia nel 1855, pur afflitto da aspri dolori reumatici°, continuò per altri anni i suoi viaggi apo– stolici. P. Gregorio da S. Marino riporta di lui una seconda nota, risalente al 1861 e cioè a due anni prima della sua morte, nella quale il missionario, pur non fissando il tempo a cui si riferisce, parla di 110 missioni compendianti i seguenti risultati: battesimi 10.499, cresime 140.060 di cui 48.642 conferite ad adulti, matri– moni 10.854 10 • P. Paolo da Panicale fu pure, come nota il cronista, « religioso di molta capacità e prudenza » 1 1, del che può essere in– dizio il fatto che più tardi, dopo anni di lavoro in Pernambuco e nel Maranhao, esercitò in Bahia la carica di prefetto (1853- 1858). La sua prima attività missionaria si svolse su territorio bahiano; nota il Libro Mastro che, appresa la lingua portoghese e dati saggi di predicazione nella chiesa della Pietà, si volse al– l'interno della provincia e in meno di 5 anni tenne 32 corsi di missioni percorrendo regioni assai impervie, come il bacino del– l'Itapicuru, l'alto S. Francisco e la comarca di U r u b u, suscitando in quest'ultima tanto entusiasmo che fu richiesto dal popolo uno stabile ospizio di missionari1 2 • Dopo esercitato l'ufficio di pre– fetto13, venne nominato direttore dell'aldeamento di Pedra Bran– ca14, continuando però ad occuparsi saltuariamente nel ministero ambulante sino al suo rimpatrio (1863). Un missionario di grandi possibilità apostoliche fu p. Lu i g i da Be 1 forte, della provincia monastica delle Marche e giunto in Brasile nel 1837. Dato inizio al ministero popolare nel 1838, in tre anni circa predicò 36 missioni in vari luoghi di Bahia 1 5, stimato dal clero e ricercato dai fedeli per la sua parola ardente e persuasiva; ma nel 1841 era nominato direttore spirituale del « Recolhimento de S. Amaro» e due anni dopo inviato nella regione amazzonica in qualità di prefetto per aprirvi un nuovo campo di 8 Si vedano, relative a questo periodo, varie lettere di p. Candido in ACRJ, C: 3/I, 1-12, con notizie sull'apostolato, obbedienze ai missionari, e cose del genere. In data 23 gennaio 1855 chiedeva, stanco, al commissario di essere esonerato dalla vicepre:fetura. Jb., doc. 7. 0 Si vedano i docc,. 15 (lett. in data 22 giugno 1856) e 18 (lett. in data 13 ottobre 1856) in cui parla di dolori acutissimi, di rinunzia al viaggio in Italia, sconsigliato dai medici giacché viag·gio e permanenza complicherebbero il reumatismo. 1 0 Cf. GREGORIO DE S. MARINO, Os capuchinhos na Bahìa,, in Anais IV, 530; e Regista do Hospicio, ACB, Fonti mss. 2, 36s. Probabilmente questi dati includono però anche i precedenti. P. Candido morì il 25 aprile 1863. Cf. Libro Mastro, ACB, F'onti mss. 1/I, 109. 11 Cf. Libro Mastro, I, 56. 12 ACB, 46. Circa i nomi dei luoghi dove le missioni furono predicate si veda ib., 56s; FIDELIS DE· PRIMERIO, Capuchinhos, 304. 13 •renne la carica di prefetto dal 1858 al 1858. Cf:. Libro Mastro, I, 11. Si veda, relativamente al suo superiorato, la lettera che il procuratore dell'Ordine p. Alfonso da Rumilly scriveva al commissario generale in data 5 ottobre 1857: ACRJ, A: 5/II, 10. 14 Cf. GREGORIO DE S. MARINO, Os capuchìnhos na Bahia, in Anais IV, 565. 15 Ib., 529. 23. - Attività missionaria.

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